2013/10/07

Colourful Caorle


Flowers galore


About a month ago I spent a very relaxing week in Caorle on the Adriatic Sea. Caorle has maintained intact the atmosphere of a small fishing village and the historical centre with its “campielli” and narrow streets is charming and full of character. Colourful painted houses line its streets and in the little courtyards (campielli) restaurants serve superb fish dishes. 


Cute houses line the streets of Caorle


Circa un mese fa ho trascorso una settimana a Caorle, una spiaggia alla quale ritorno sempre molto volentieri. Il piccolo paese di Caorle è veramente affascinante e ha mantenuto intatta l’atmosfera di villaggio di pescatori. Il centro storico, con i campielli e le viuzze strette, è invitante e pieno di carattere. 





Caorle was founded in 40 b.C. by the Romans and reached it maximum splendour during the period of the Serenissima Republic when it was part of the “Dogado”: dukedom of Venice.
The Roman cathedral dated 1038 and dedicated to Santo Stefano houses numerous masterpieces of art such as “L’ultima cena” (The Last Supper) attributed to G. Lazzarini, a “Pietà” in gilded wood and the “Pala d’Oro”, a golden altar-piece, bestowed by the queen of Cyprus, Caterina Cornaro. Standing close to the cathedral is the symbol of Caorle: the prominent cylindrical bell tower which dates 1070 and rises to a height of 48 metres.




Caorle's Belltower

Caorle, fondata nel 40 a. C. dai Romani, raggiunse il suo massimo splendore durante il periodo della Serenissima Repubblica, quando faceva parte del "Dogado" di Venezia.
La cattedrale romanica datata 1038 è dedicata a Santo Stefano e ospita numerosi affreschi del XIV secolo oltre alla famosa "Pala d'Oro", dono della regina di Cipro, Caterina Cornaro. Isolato, il maestoso campanile cilindrico risalente al 1070, da sempre simbolo di Caorle.


Caorle: The Cathedral

Caorle is not only beach and sea, the lagoon with peaceful stretches of water and the shallows with acres of beds of reeds are a must to see. In the lagoon, dotted here and there, are the “casoni”: huts made of reeds where fishermen used to live for 2-3 months a year, during the period of the migration of eels. Ernest Hemingway discovered the shallows where he stayed for a certain time in 1948 and where he wrote some of the most beautiful pages of his book “Beyond the river and among the trees”. 


The beach after a storm

Caorle non è solo spiaggia e mare; la sua laguna che si estende per ettari tra secche e placide acque ospita numerosi uccelli acquatici oltre ai famosi “casoni”, capanne fatte di canne. In tempi passati i pescatori locali vivevano in queste capanne per 2-3 mesi l’anno, durante il periodo della migrazione delle anguille. Nel 1948 Ernest Hemingway scoprì queste terre umide, rimanendo per un certo periodo e scrivendo alcune delle più belle pagine del suo libro "Al di là del fiume e tra gli alberi". 



Sunbathing on the rocks of Caorle






The last time I had been in Caorle was about two or three years ago and I must say I noticed some really nice changes in the area, especially in the Altanea zone. In this quiet beach resort  all the residential units are nestled  amidst beautifully landscaped  gardens and a private sandy beach.



 A relaxing view of the Altanea zone of Caorle

Dalla mia ultima visita a Caorle, circa 3 anni fa, ho notato alcuni piacevoli cambiamenti, soprattutto nella zona di Altanea. In questa tranquilla località balneare le belle e basse unità residenziali sono immerse nel verde e tutta la zona è servita da una pista ciclabile molta ampia.


Altanea - Caorle

In the old historical centre of Caorle there are many fine restaurants that serve seafood. I ate a fantastic "guazzetto" at the Trattoria "Al mare" and when I got home I cooked it my way: here's the recipe:  alot of work but worth the effort! 

Guazzetto  di mare (seafood stew) – serves 4

1 clove of garlic
1 small white onion
A splash of vinegar
300 g of ripe plum tomatoes
parsley
EVO Oil
Bruschetta type bread
Pepper and salt
500 g fillets of sea bass or sea bream
500 g octopus
300 g large prawns
300 g mussels
500 g clams

Chop the glove of garlic and the onion and gently fry with some olive oil. Add a splash of vinegar and let evaporate.  Add the diced, skinless and seedless tomatoes and let simmer for about 15 minutes, season with salt and set aside.

Purge the clams in salted water (1 teaspoon of salt per litre of water) for at least an hour. Wash the mussels thoroughly under running water, scrape the outer surface to remove any deposits and eliminate the beard (or byssus) tearing it with your hands. Eliminate any open or broken shells. Put the mussels and clams in a large saucepan with a cup of water, cook on high heat for about 5-7 minutes until the mussels and clams are open, stirring occasionally. Shell the molluscs, leaving some whole and strain the cooking liquid with a fine mesh strainer. Eliminate any molluscs  remained closed. Set aside.

Wash the octopus under running water, rubbing the head and the tentacles inside and outside so as to remove any grit. Cut off the head and remove the eyes, (watch out for bursts of ink), the innards and the beak which is located at the centre of the tentacles. Rinse the octopus again under running water and then put it in a pot of boiling water flavoured with some parsley and, once the boil has resumed, boil it for about 30 minutes over medium heat. Let the octopus cool in its cooking water and then cut it into small pieces. Set aside.

Gently fry the fish fillets in a pan with little oil for 1-2 minutes. Let cool and then peel off the skin  and cut into small pieces. Set aside.

Wash the prawns under running water. Shell them and discard the heads and tails. Remove the intestinal thread using a small knife. Rinse the prawns again under running water and then pat dry with some kitchen paper. Cut into pieces and gently fry in a pan with a little oil for about one minute. Set aside.

Now take a baking dish , spread some tomato sauce on the bottom, add the seafood, the rest of the tomato sauce and the molluscs’ cooking liquid, diluted in  half cup of hot water. Season with salt and pepper and blend well. Bake in a preheated oven at 200°C for about 25 minutes. Remove from oven and sprinkle with chopped parsley. Serve with toasted bruschetta type bread.


Seafood  "guazzetto"


Nel centro storico di Caorle si trovano molti ristoranti dove si mangia bene. Alla trattoria "Al mare" ho assaggiato un fantastico guazzetto che, una volta ritornata a casa, ho voluto tentare di fare. Ecco la mia ricetta: il lavoro è tanto, ma, secondo me, ne vale la pena! 

Guazzetto di mare (per 4)

1 spicchio d’aglio
1 piccola cipolla bianca
Qualche goccia d’aceto
300 g di pomodori  perini maturi
Prezzemolo
Olio EVO
Pane da bruschetta
Pepe e sale
500 g filetti di orata o branzino
500 g polpo
300 g code di gamberoni
300 g cozze
500 g vongole

Soffriggete leggermente uno spicchio d’aglio e la cipolla tritati nell’olio. Spruzzate un po’ d’aceto e lasciate evaporare. Aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti. Sobbollire per circa 15 minuti, regolate di sale e tenete da parte.

Fate spurgare le vongole in acqua salata (1 cucchiaino di sale per ogni litro d’acqua) per almeno un ora. Lavate le cozze accuratamente sotto l’acqua corrente, raschiate la superficie esterna per rimuovere eventuali incrostazioni ed eliminate la barba (o bisso) strappandola con le mani. Eliminate eventuali mitili con gusci aperti o rotti, le cozze e vongole fresche devono essere ben chiuse. Mettete i molluschi in una capace casseruola con un bicchiere d’acqua, fate cuocere a fuoco vivace per circa 5-7 minuti finché le cozze e le vongole si saranno aperte, mescolando di tanto in tanto. Sgusciate i molluschi, lasciando alcuni interi e filtrate il liquido di cottura, prelevando solo quello superficiale. Eliminate eventuali mitili rimasti chiusi. Tenete da parte.

Lavate il polpo sotto acqua corrente, strofinando con le mani la testa ed i tentacoli all’esterno e all’interno per rimuovere i residui di sabbia. Staccate la sacca della testa e togliete gli occhi, facendo attenzione agli schizzi, le interiora ed il becco che si trova al centro dei tentacoli. Sciacquate il polpo di nuovo sotto l’acqua corrente e poi mettetelo in una pentola di acqua bollente aromatizzata con un po’ di prezzemolo e fate bollire per circa 30 minuti dalla ripresa del bollore, a fuoco dolce. Fate raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura e tagliatelo a pezzetti. Tenete da parte.

 Cuocete i filetti di branzino velocemente (1-2 minuti) in un tegame antiaderente con poco olio. Fate raffreddare e quindi togliete la pelle e tagliate a pezzetti. Tenete da parte.

Lavate i gamberoni sotto acqua corrente. Sgusciateli, eliminando le teste e le code. Togliete  l’intestino che si trova sul dorso, incidendo con un coltellino. Sciacquate i gamberoni sotto acqua corrente e quindi asciugateli con delle carta da cucina. Tagliateli a pezzetti e rosolateli in un tegame con poco olio per 1 minuto. Tenete da parte.
  
Ora prendete una pirofila da forno, versate un po’ di sughetto di pomodoro sul fondo e adagiatevi i filetti di scorfano, le code di gamberi, il polpo e i molluschi. Versate il liquido di cottura dei mitili allungato con mezzo bicchiere di acqua calda ed il rimanente sugo di  pomodoro. Salate, pepate e mescolate per insaporire. Infornate a forno già caldo a 200° per circa 25 minuti. Togliete dal forno e spolverizzate con del prezzemolo tritato. Accompagnate con pane casereccio abbrustolito.




Kites for sale on the beach

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