2013/04/13

In the land of Raffaello






I think that spring will be a little late this year. After a long, cold and rainy winter, spring is giving us more cold and wet days. Before Easter I was in Urbino for a few days off and even if it fortunately never rained, a bitterly cold wind accompanied our comings and goings.

Urbino is located in the Marche region, close to the Adriatic Sea and the peaks of the central Apennines. It enjoys an enviable position and appears as isolated from the rest of the world. In its narrow paved streets lined with brick houses you feel you have gone back in time.

The name “Urbino” derives from the Latin "Urbs bina", i.e. double city, as it is  situated in a panoramic position on two hills. The town is very small and can be visited in half a day. Raffaello Sanzio, famous Renaissance artist, was born here and his home, which can be visited, is located in Via Raffaello, a steep road that goes from Piazza della Repubblica to the panoramic Piazzale Roma where you can enjoy a beautiful view of the city.


Pedro Berruguete - "Federico da Montefeltro and son"

Thanks to Duke Federico da Montefeltro (1444-1482), who made his Renaissance court a meeting place for artists and writers, Urbino became one of the most refined and cultured cities in the region. Under him and under his son Guidobaldo (1472-1508) the city reached its peak; during the fifteenth century, in fact, the magnificent Palazzo Ducale was constructed by Luciano Manara and in 1506  the University of Urbino was founded.







The palace now houses “La Galleria Nazionale delle Marche”, the  regional art gallery, where you can admire works by important artists such as Paolo Uccello, Tiziano, Giovanni Bellini and Piero della Francesca. Raffaello is present here with only one work: "La muta", Portrait of a Woman.













Mi sa che quest’anno la primavera arriverà un  po’ in ritardo.  Dopo un lungo inverno freddo e piovoso, anche la primavera ci sta riservando giornate umide e alquanto fredde. Prima di Pasqua mi trovavo ad Urbino per qualche giorno di vacanza e anche se non è fortunatamente mai piovuto, un vento gelido ha accompagnato il nostro andirivieni. 

Urbino si trova nella regione Marche, a due passi dal Mare Adriatico e dalle cime dell’Appennino centrale. Gode di una posizione davvero invidiabile e appare come una città isolata nel tempo, fuori dal frastuono della vita moderna. Nelle sue strette vie lastricate di mattoni e fiancheggiate da case e palazzetti in cotto si respira un’atmosfera d’altri tempi. 

Il nome Urbino deriva dal latino “Urbs bina”, cioè città doppia, poiché si sviluppa in posizione panoramica su due colli. La cittadina è molto piccola e la si può visitare in mezza giornata. Raffaello Sanzio, famoso artista rinascimentale, è nato qui e la sua casa, che è visitabile, si trova in Via Raffaello, una strada ripida che sale da Piazza della Repubblica al panoramico Piazzale Roma da dove si gode una bella vista sulla città.  

Grazie al Duca Federico da Montefeltro (1444-1482), il quale fece della sua corte rinascimentale un cenacolo di artisti e letterati,  Urbino divenne una delle più raffinate e colte città della regione. Sotto di lui e sotto suo figlio Guidobaldo (1472-1508) la città raggiunse il suo massimo splendore; nel corso del XV secolo venne costruito, per opera di Luciano Laurana, il magnifico Palazzo Ducale e nel 1506 fu fondata l’Università di Urbino che attualmente conta 10 facoltà. Oggi “La Galleria Nazionale delle Marche” occupa circa 80 ambienti del Palazzo Ducale e vi sono esposti opere di importanti artisti tra cui Paolo Uccello, Tiziano,  Giovanni Bellini e Piero della Francesca. Nell’ultimo appartamento denominato “Appartamento della Duchessa” si trova l’unica opera esposta di Raffaello: “La Muta”, Ritratto di Gentildonna. 



Raffaello Sanzio - “La Muta



On the return trip we stopped for lunch in the small state of San Marino, which is an independent state within Italy, not far from the Adriatic coast of Romagna.

The Republic of San Marino covers an area of ​​61 sq. km. and has a population of about 32,000 inhabitants. In 2008, the historic centre and Mount Titano have been declared World Heritage Sites by UNESCO as a "testimony to the continuity of a free republic since the Middle Ages". The independence of the Republic has, in fact, ancient origins and is considered the oldest republic after the Roman one. The foundation in 301 A.D.  is attributed to Marino, a Dalmatian stonemason who settled on Mount Titano with a small community, having escaped from the persecution of Christians under the Roman emperor Diocletian.

The walk inside the walls that conducts to Monte Titano is very pleasant and the many local shops attract tourists, thanks also to a tax lever slightly lower than in Italy. For those wishing to leave the car in the valley at Borgo Maggiore a cable car connects with the historic centre. A must visit is the second of the three towers that were built for defensive purposes and which now houses the Museum of Ancient Arms.







Durante il viaggio di ritorno ci siamo fermati per il pranzo nel piccolo Stato di San Marino, che è uno Stato indipendente all’interno dell’Italia, a pochi passi dalla Riviera Romagnola.

La Repubblica di San Marino si estende su una superficie di appena 61 kmq., con una popolazione di circa 32.000 abitanti e dal 2008 il centro storico e il monte Titano sono stati dichiarati dall’UNESCO patrimoni dell’umanità in quanto “testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal Medioevo”. L’indipendenza della Repubblica ha, infatti, origini antichissime ed è ritenuta la più antica repubblica dopo quella romana. La fondazione nel 301 d. C. è attribuita a Marino, un tagliapietre dalmata che si stabilì sul Monte Titano con una piccola comunità, dopo essere fuggito dalle persecuzione contro i cristiani dell’imperatore romano Diocleziano.

La passeggiata dentro le mura che porta al Monte Titano è molto piacevole e i numerosissimi negozietti tipici attirano il turista, merito anche di una leva fiscale leggermente inferiore rispetto all’Italia. Per chi volesse lasciare l’auto ai  piedi del costone una funivia collega Borgo Maggiore con il  centro storico a monte. Assolutamente da visitare è la seconda delle tre Torri che furono costruite a scopo difensivo e che oggi ospita il Museo delle Armi Antiche. 




As I said, San Marino is a few kilometres from the Adriatic Riviera and its cuisine is more or less the same. We all know that Emilia-Romagna is the quintessential home of homemade pasta and when I'm in the area I cannot resist eating baked lasagne. The recipe that I propose is the version with artichokes, a vegetable that I adore and that, due to the low temperatures and the rain of this period, are  still very tender and tasty.




Come dicevo, San Marino è a  pochi chilometri dalla riviera Romagnola e la sua cucina è pressappoco la stessa. Sappiamo tutti che l’Emilia-Romagna è la patria per eccellenza della pasta fatta in casa e quando mi trovo in zona non  resisto a mangiare  le lasagne al forno. La ricetta che vi propongo è la versione con i carciofi, un ortaggio che io adoro e che, visto le basse temperature e la pioggia di questo periodo, sono ancora buonissimi e teneri.








6 large/medium artichokes 
1 bunch of parsley
2 cloves of garlic
5 tablespoons of extra virgin olive oil
Lemon juice
Salt and pepper




To cook the best dishes you must have good quality ingredients. When you buy the artichokes remember that these must be compact and firm, without blemishes and with tightly closed leaves.

When you handle and clean artichokes wear rubber gloves to prevent your hands from turning black.

Prepare a bowl with lemon acidulated water in which you will soak the artichokes once you clean them.

Cut the stems of the artichokes, leaving about 4/5 cm attached to the artichoke. Take away the tough outer leaves of the artichokes and when you reach the innermost pale  leaves cut the tips to about 2/3 of the height. With a paring knife remove the hard leaf remnants around the base of the artichoke and with a peeler trim the woody outer layer of the stem. Cut the artichokes in half lengthwise and eliminate any purple leaves or hairy portions. Then slice or cut into wedges and gradually put them to soak in the acidulated water.  
Heat the oil and the garlic in a sauté pan over medium heat, remove the artichokes from the water and add them to the oil together with the chopped parsley. Season with salt and pepper and add a cup of hot water. Simmer on low heat with the lid on until the artichokes are cooked well, take off the lid and let the water evaporate. Remove the garlic cloves and set aside. 






6 carciofi medio grandi 
1 ciuffo di prezzemolo
2 spicchi d’aglio
5 cucchiai d’olio EVO
Succo di limone
Sale e pepe



Per cucinare degli ottimi piatti bisogna disporre  di ingredienti di ottima qualità. Quando acquistate i carciofi ricordatevi che questi devono essere compatti e sodi, senza macchie e con le punte chiuse ed aderenti.

Per la pulizia dei carciofi è opportuno indossare dei guanti per evitare che le mani anneriscano.

Preparate una ciotola con abbondante acqua fresca in cui sarà stato spremuto del succo di limone. 

Tagliate i gambi dei carciofi lasciandone circa 4/5 cm attaccati al carciofo. Levate ai carciofi le foglie esterne più dure e quando avrete raggiunto le foglie più chiare e tenere tagliate le punte a circa 2/3 dell’altezza in modo da ottenere solo i cuori carnosi e teneri. Con un coltellino eliminate le foglie dure rimaste attaccate alla base e con un pelapatate eliminate le parti legnose del gambo. Tagliate i carciofi a metà nel senso della lunghezza e con un coltellino eliminate eventuale fieno e foglie viola. Dividete i carciofi a spicchi e man mano metteteli a bagno nell’acqua acidulata.
Fate poi rosolare l’aglio con l’olio in un tegame a fuoco dolce, togliete i carciofi dall’acqua e uniteli all’olio assieme al prezzemolo tritato. Condite con sale e pepe e aggiungete un bicchiere d’acqua calda. Fate sobbollire a fuoco lento a tegame coperto fino a quando i carciofi saranno ben cotti, scoperchiate e fate evaporare l’acqua. Togliete gli spicchi d’aglio e tenete da parte. 






After the pasta the other key ingredient for the lasagna is the béchamel sauce (white sauce) that makes the dish creamy and soft.



Wanting to prepare a pan of lasagne for 4/6 people in my opinion the right amount of ingredients for a creamy, but not too thick, béchamel sauce,  are the following:



7,5 dl milk

50 g flour
75 g butter
salt
Grated nutmeg

Melt the butter over low heat in a saucepan. Add the sifted flour and cook, stirring gently with a wooden spoon, so that it doesn’t brown. Remove from the heat and add the previously heated milk, a little at a time, stirring constantly with a wooden spoon. Put the saucepan on the heat and bring to simmering point. Season with salt and a generous grating of nutmeg, cover and simmer for 15 minutes, always on a low heat, stirring occasionally. Remove from the heat and set aside.



Dopo la pasta l’altro ingrediente fondamentale per le lasagne è la besciamella che renderà il piatto soffice e cremoso, quindi abbondate pure.

Volendo preparare una pirofila di lasagne per 4/6 persone secondo me le dosi giuste per una besciamella cremosa, ma non troppo densa, sono le seguenti:

7,5 dl latte
50 g farina
75 g burro
Sale
Noce moscata grattugiata

Fate fondere il burro a fuoco dolce in una casseruola. Unite la farina setacciata e continuate la cottura  mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno, per evitare che prenda colore. Levate dal fuoco e aggiungete il latte precedentemente riscaldato, poco alla volta, sempre mescolando con un cucchiaio di legno. Rimettete la casseruola sul fuoco e portate a leggera ebollizione. Condite con sale e un’abbondante grattugiata di noce moscata, incoperchiate e lasciate cuocere per 15 minuti, sempre a fuoco dolcissimo, mescolando ogni tanto. Levate dal fuoco e tenete da parte.   





Now we’ll prepare the pasta sheets  (serves 4/6)



2 eggs

200 g flour
A pinch of salt

And about 150 g grated parmesan cheese

Sift the flour into a bowl or on a work surface, make the classic well. Break the eggs into the well, add a touch of salt  and beat them with a fork, gradually incorporating the flour. Knead with your hands until the dough is perfectly smooth and homogeneous. Cover the dough with a kitchen towel and let stand for 30 minutes. With the pasta machine begin to roll the dough as usual. For lasagne I prefer a very thin sheet of pasta so I set the machine on the last slot. Bring abundant salted water to a boil in a large and low pot. Boil the pasta a few strips at a time for just 1 minute and then take them out and put them into a bowl of cold water. Put the strips of pasta to dry on a kitchen towel. Now you can start with the layering process.

Spread one large spoonful of the Béchamel sauce over the bottom of the pan. Arrange a layer of pasta sheets, cover with a layer of béchamel sauce and some artichokes, spread out well and then sprinkle with the grated parmesan cheese. Repeat a layer of pasta, béchamel sauce, artichokes, cheese etc. till you finish the ingredients. Terminate with a layer of pasta, sauce, artichokes and abundant parmesan cheese. Put in a preheated oven at 180°/200°C for half an hour.



Ora prepariamo la sfoglia per 4/6 persone


2 uova
200 g farina
Una presa di sale

Per la farcitura:
150 g parmigiano grattugiato


Setacciate la farina in una terrina o sulla spianatoia, fate la classica fontana. Unite al centro le uova, un pizzico di sale e sbattetele con una forchetta, incorporando man mano la farina. Lavorate tutto con le mani, fino ad ottenere un impasto perfettamente liscio ed omogeneo. Coprite il panetto di pasta con un canovaccio e lasciate riposare per 30 minuti. Con la macchinetta nonna Papera cominciate a tirare la sfoglia come di consueto. Per le lasagne al forno io preferisco la sfoglia molto sottile e quindi posiziono la macchinetta sull'ultima tacca. Portate ad ebollizione abbondante acqua salata in una pentola larga e bassa. Lessate la pasta poca per volta per 1 minuto circa, sgocciolatela, fatela raffreddare in un recipiente contenente dell’acqua fredda e poi stendetela ad asciugare su un tovagliolo pulito.


Distribuite un po’ di besciamella sul fondo di una pirofila. Foderate con uno strato di pasta, uno strato di besciamella,  qualche cucchiaiata di sugo di carciofi, pareggiate bene e poi spolverizzate con del parmigiano grattugiato. Ripetete ancora uno strato di pasta, uno di besciamella, carciofi e formaggio e così via fino all’esaurimento degli  ingredienti.  Terminate con uno strato di pasta, uno bello strato di besciamella e qualche cucchiaiata di carciofi, spolverizzate con abbondante parmigiano  e infornate a 180°/200° C per mezz’ora circa, in forno preriscaldato. 

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