2013/03/15

Bienvenido Francisco!




Two nights ago, while attending the Conclave on television, I felt a strong emotion when at 19.07 a grey smoke, that became white after a while, rose from the chimney of the Sistine Chapel. Some friends were staying for dinner and we embraced each other with great joy. We couldn’t wait to see who the new pope was. The fact that he was elected after only five ballots seemed very positive, obviously the cardinals had very clear ideas about who was to succeed Pope Benedict.



After an hour of anxious waiting, at about 20.15, Cardinal Jean-Louis Tauran announced the fateful "Habemus Papam". The new pope, who chose to be called Francis, comes from Argentina, his name is Jorge Mario Bergoglio and is of Italian origin. His family, in fact, comes from a small town in the province of Asti, in Piedmont.



As soon as I saw him, dressed in unadorned white robes and wearing a simple steel crucifix instead of gold, I liked him. His simple and straightforward speech touched our hearts and the most striking moment was when he asked everyone to pray for him and the crowd responded by praying in absolute silence!

To me, the choice of the name Francis is a very strong signal. The Lord said to St. Francis of Assisi, "Go and repair my house which, as you see, is falling into ruin." After years of scandals the church needs a radical change of style and  I think that Pope Francis, known for his simplicity and humility and for his compassion for the poor, will be able to unite the church and create a brotherhood of men.  Good luck Pope Francis and may God bless  you!



L’altra sera, mentre seguivo il Conclave in televisione, ho provato una fortissima emozione quando alle ore 19,07 una fumata, dapprima grigia e poi sempre più bianca, si levò dal comignolo della Cappella Sistina. Ero in compagnia di alcuni amici che rimanevano per cena e con grande gioia ci siamo abbracciarti. Non vedevamo l’ora di sapere chi fosse il nuovo papa. Il fatto che fosse stato eletto solo dopo 5 scrutini mi sembrava molto positivo; evidentemente i cardinali avevano le idee molte chiare su chi doveva succedere a Papa Benedetto.

Dopo un’ora di ansiosa attesa, alle 20,15 circa, il Cardinale Jean-Luis Tauran ha annunciato il fatidico “Habemus Papam”. Il nuovo papa, che ha deciso di chiamarsi Francesco, arriva dall’Argentina, si chiama Jorge Mario Bergoglio ed è di origine italiana. La sua famiglia, infatti, proviene da un piccolo paese della provincia di Asti, in Piemonte.

Appena l’ho visto, vestito di bianco senza i paramenti storici del potere papale e indossando un semplice crocifisso d’acciaio e non d’oro, mi è piaciuto molto. Il suo discorso semplice e diretto è arrivato al cuore di tutti noi. Papa Francesco ha chiesto a tutti di pregare per lui e un religioso silenzio è sceso sulla folla presente in San Pietro: davvero emozionante!

Secondo me la scelta di chiamarsi Francesco è un segnale fortissimo. Il Signore disse a Francesco d’Assisi “Và e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”. Spero che Papa Francesco possa ripulire la chiesa dagli scandali e  riportarla ai suoi valori fondamentali. Nel suo discorso Papa Francesco parla più volte di fratellanza e quindi spero che la chiesa diventi più semplice e più aperta all’ascolto e alla comprensione.  Che Dio benedica Papa Francesco!





Jorge Mario Bergoglio’s motto and coat of arms as Cardinal Archbishop of Buenos Aires: he may decide to mantain it as Pontiff.

Motto e stemma di Papa Francesco da cardinale: potrebbe decidere di mantenerlo anche da Pontefice.


As I said, the evening of March 13 I had some friends over for dinner and for the occasion I had prepared a simple cake. We ate it while we toasted the new Pope: from now on this simple almond cake will be for me “The Pope Francis Cake”.




Ingredients:

100 g almonds
120 sugar
150 butter
170 flour
1 lemon
4 egg yolks + 1 egg
16 g baking powder
salt

Blanch the almonds in boiling water, peel and cut into small pieces. Melt the butter in a double boiler and let cool. Whisk in a bowl the egg yolks, whole egg, a pinch of salt and sugar. Stir in the sifted flour with the baking powder and the melted butter. Flavour with grated lemon zest and transfer the mixture into a baking pan previously greased with butter and sprinkled with breadcrumbs. Decorate with almonds and bake in a preheated oven at 150 ° C for 40 minutes. Let cool out of the oven and sprinkle with powdered sugar.




Come dicevo, la sera del 13 marzo avevo alcuni amici a cena e per l’occasione avevo preparato un dolce semplice. Lo abbiamo mangiato mentre brindavamo al nuovo papa: d’ora in poi questo semplice dolce alle mandorle sarà per me “Il dolce di Papa Francesco”. 



Ecco gli ingredienti:

100 g mandorle
120 zucchero semolato
150 burro
170 farina
1 limone
4 tuorli + 1 uovo
1 bustina di lievito vanigliato
Sale

Scottate in acqua bollente  le mandorle, spellatele e tagliatele a lamelle. Fondete il burro a bagnomaria e lasciate intiepidire. Sbattete con una frusta elettrica i tuorli, l’uovo intero, un pizzico di sale e lo zucchero. Incorporate la farina setacciata con il lievito e il burro fuso.  Profumate con la scorza grattugiato del limone e trasferite il composto in una tortiera precedentemente unta di burro e cosparsa di pangrattato.  Spolverizzate con le mandorle e fate cuocere a forno già caldo a 150° C per 40 minuti circa.  Fate raffreddare fuori dal forno e spolverizzate con zucchero a velo. 



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