2012/09/28

Raffaello towards Picasso - stories of glances, faces and figures




    Claude Monet  "The Reader" also known as   
       "Springtime" 

     "Primavera" di Claude Monet 



                                                             Palladian Basilica



From October 6, 2012, after a restoration that lasted five years, the beautiful Palladian Basilica in Vicenza will host an exhibition entitled "Raffaello towards Picasso - Stories of glances, faces and figures." Until January 20, 2013, visitors can admire a hundred masterpieces of art of extraordinary beauty, from the greatest museums of the   world that tell the story of portrait and figurative art from the fifteenth century to the late twentieth century. Artist such as Botticelli, Mantegna, Giorgione, Dürer, Rubens, Caravaggio, El Greco, Velasquez, Van Dyck, Monet and many others find space in the exhibition which is divided into four thematic sections: “Religious sentiment”, “The nobility of the portrait”, “The daily portrait” and “The twentieth century”.



   Interior view of the  Basilica under restoration
   Interno della Basilica durante il restauro

Dal  6 ottobre 2012, dopo un restauro durato cinque anni, la bellissima Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà una mostra intitolata “Raffaello verso Picasso – Storie di sguardi, volti e figure”. Sino al 20 gennaio 2013 i visitatori potranno ammirare un centinaio di capolavori provenienti dai musei di  tutto il mondo che raccontano la storia del ritratto e della figura dal Quattrocento alla fine del Novecento.   Artisti come Botticelli, Mantenga, Giorgione, Durer, Rubens, Caravaggio, El Greco, Velasquez, Van Dyck,  Monet e molti altri  trovano spazio nella mostra che è divisa in quattro sezioni tematiche: sentimento religioso; la nobiltà del ritratto; il ritratto quotidiano; il Novecento.


While in Vicenza and weather permitting, I suggest a nice bike ride to the small and elegant village of Costozza di Longare. Along the safe and enjoyable bike path “Renato Casarotto”  you get to Costozza after about 10 km. If you want to rent a bike you can contact “Zeppelin”, “Jonas” or simply the City of Vicenza (see Vicenza.com). The route starts in Vicenza, in the vicinity of “Arco delle Scalette” near Piazzale Fraccon and following the course of the Bacchiglione River you arrive at Costozza, also called “The Pearl of the Berici”. On the bike path, after about 1 km from the start and on the right, you'll admire the famous Villa Capra, known as "La Rotonda". Along the way you can stop at the "Pasticceria Farisato", which is not far from the bike path, for an excellent coffee and some delicious patisserie.





"La Rotonda"  


Se venite a Vicenza per visitare la mostra, tempo permettendo, vi suggerisco una piacevole passeggiata in bicicletta fino al signorile e riservato borgo di Costozza di Longare. Percorrendo la pista ciclabile “Renato Casarotto”, il cui tracciato è sicuro e gradevole, si arriva a Costozza dopo circa 10 km. Per noleggiare le biciclette potete rivolgervi a “Zeppelin”,  a “Jonas” o semplicemente al Comune di Vicenza (vedi Vicenza.com). Il percorso prende avvio a Vicenza, nelle vicinanze dell’ Arco delle Scalette nei pressi di Piazzale Fraccon e praticamente seguendo il fiume Bacchiglione si arriva al piccolo borgo di  Costozza, detta anche “La perla dei Berici”. A circa 1 km dall'inizio della pista e sulla destra, potrete ammirare la stupenda Villa Capra, detta "La Rotonda". Se avete voglia di un buon caffè,  magari anche di un delizioso dolcetto, fermatevi alla "Pasticceria Farisato", che si trova vicino la pista. 





  Costozza: The Vault - Il Volto 


Costozza is rich in natural caves called "covoli" from which the Romans extracted the white stone, the same also used by Palladio for his buildings.
The “covoli” are formidable natural cellars for the excellent wines of Costozza. The Counts da Schio, in 1800, gave impetus to the local wine production by introducing, from France, Cabernet and Pinot Noir grapes. Since 1912 the caves are also used for growing mushrooms. During World War II many of the caves in Costozza and throughout the Berici Hills were utilized as bomb refuges and to store supplies.


San Michele Church - 15th century

Costozza è ricca di grotte naturali chiamate “covoli” da cui gli antichi romani estraevano la bianca “Pietra di Costozza”, la stessa utilizzata anche dal Palladio per le sue costruzioni.
I covoli sono formidabili cantine naturali dove conservare gli eccellenti vini di Costozza.  I Conti da Schio, alla fine del 1800, diedero impulso alla produzione vinicola della zona, introducendo dalla Francia il Cabernet e il Pinot Nero.  In queste grotte, inoltre, si pratica la coltivazione dei funghi che il Conte Giulio da Schio iniziò nel 1912. 



Costozza has three villas, examples of the magnificence that this area had reached.

Villa Trento Carli has an effective method of natural ventilation. The Trento Counts, in fact, since 1500 diverted the fresh air from the caves to their homes  through ventiducts (underground  wind tunnels), creating, perhaps, the first air-conditioning system. The ventiducts channel the constant temperature  air  found in the caves and make it flow, for natural convection, to the cellars and rooms of the villas; in this way the temperature is warmer in winter and cooler in summer.
    

  Villa Trento Carli


Nel paese di Costozza si possono ammirare tre ville, esempi della sfarzosità che queste zone avevano raggiunto. 


Villa Trento Carli fruisce di un efficace metodo di aerazione naturale. I Conti Trento, infatti, sin dal 1500 deviarono l’aria fresca dalle grotte alle loro abitazioni tramite ventidotti, creando, forse, il primo sistema di aria condizionata. I ventidotti incanalano l’aria a temperatura costante che si trova nei covoli e la fanno fluire per convenzione naturale alle cantine e alle stanze delle ville; in questo modo la temperatura è più mite d’inverno e più fresca d’estate.   



Villa Trento Garzadori da Schio has a beautiful garden adorned with sculptures of Orazio Marinali. The villa consists of three separate buildings, at three different levels. Below is the residential villa, with ionic loggias and wooden ceiling, unique in Vicenza. To the right is Cà Molina whose facade combines elements of the eighteenth century with previous structures of the sixteenth century. The "villino superiore" is a small structure built in 1687 by Abbot Garzadori and known as the "Cave of Marinali" because the sculptor used it as a study for his work.
In springtime, specifically in the third weekend of May, the garden hosts a major exhibition of rare and unusual plants called “Villa da Schio in bloom”, which attracts many visitors.



  Villa  Trento Garzadori da Schio: The Garden - Il giardino  


Villa  Trento Garzadori da Schio  possiede uno splendido giardino abbellito da sculture di Orazio Marinali. La villa è costituita da tre distinte costruzioni, a tre diversi livelli. In basso c'è la villa residenziale, con logge ioniche e con soffitto di legno, unico nel Vicentino. A destra sorge Cà Molina con facciata che unisce elementi del ‘700 a precedenti strutture del ‘500. Incastonato nella roccia c’è il villino superiore, un piccolo edificio costruito nel 1687 dall’Abate Garzadori e conosciuto come la “Grotta del Marinali” in quanto lo scultore bassanese lo utilizzava come studio per il suo lavoro.
In primavera, e precisamente nel terzo week-end di maggio, il giardino ospita un’importante mostra mercato di piante rare e insolite denominata “Villa da Schio in fiore”, che richiama molti appassionati. 




Villa Aeolia is currently a very popular restaurant. Aeolia, also known as “The House of the Wind” for the frescoes dedicated to the god Aeolus, was once the guest house for the two principal villas of Costozza: Villa Trento Carli and Villa da Schio.
“Aeolus hic clauso ventorum / Carcere regnat / Aeolia” means: Aeolus is locked up in this prison and reigns here. If you open the door to the main cellar, in fact, the wind comes gusting out.

Galileo Galilei, the famous astronomer, while teaching mathematics, geometry and astronomy at the University of Padua in the years 1562-1610, had the opportunity to spend a period of time at the Villa, and in its wine cellars, as a guest of  Count Trento. According to his memoirs, from then   he suffered from rheumatisms.
The ventiducts of Villa Aeolia can be visited by prior arrangement.


   The Aeolia Restaurant



  The Aeolia wine cellar - La cantina di Villa Aeolia


Villa Aeolia è  attualmente un ristorante molto apprezzato. Aeolia, detta anche “La Casa del Vento” per gli affreschi dedicati al dio Eolo, era un tempo la foresteria delle due ville principali di Costozza, Villa Trento Carli e Villa da Schio. 

“Aeolus hic clauso ventorum / Carcere regnat / Aeolia” significa: Eolo è rinchiuso in questo carcere e vi regna. Se si apre la porta della cantina principale, infatti, il vento si sprigiona.
Galileo Galilei, famoso astronomo, insegnò matematica, geometria e astronomia presso l’Università di Padova negli anni 1562-1610 ed ebbe modo di trascorrere un periodo di tempo presso la Villa Aeolia, ospite del Conte Trento. Proprio nelle cantine della villa sembra abbia preso i reumatismi che lo perseguitarono poi per tutta la vita, come egli ricorda nei suoi memoriali.
I ventidotti dell’Aeolia si possono visitare, previa prenotazione.



Another place where you eat well in Costozza  is  “Il Volto”,   a family-run trattoria that I recommend for great food and a wide selection of wines. A must try is the pumpkin and truffle risotto. 

Also worth a visit is  the village’s old ice house now restored to be used as a restaurant and wine tasting bar called “La botte del covolo”. Many years ago this ice house was filled with the snow collected in the nearby fields through the hole on the top of the vault. The dome is perfectly spherical, and if you talk in the exact centre of the room, under the central opening, you hear the unnerving reverberations of your own voice. 


   Costozza's ice house - la ghiacciaia 

Oltre al rinomato ristorante Aeolia, a Costozza si mangia molto bene alla trattoria  “Il Volto”. Si tratta di un’accogliente trattoria a gestione familiare che  consiglio per gli ottimi piatti e l’ampia scelta di vini. Assolutamente da assaggiare è il risotto alla zucca e tartufo. 

A Costozza, merita una visita anche “La botte del covolo”, una caratteristica enoteca ricavata nella antica ghiacciaia del paese. Questa ghiacciaia, molti anni fa, veniva riempita di neve recuperata nei fossi e nei campi limitrofi, attraverso il foro ancora visibile sulla sommità della volta.  La cupola è perfettamente sferica e se si ferma a parlare nel centro esatto della sala, sotto il foro centrale, si avverte uno straordinario fenomeno acustico.



Fancy a roast pork a little unusual? Then try the roast pork with orange juice and braised shallots. I assure you that is fast, easy and full of flavour.

Here's what you need:

1 kg (2,2 lbs) boneless pork loin
5 tablespoons of extra virgin olive oil
8 shallots
½ cup filtered  orange juice
2 pieces of orange peel
1 bay leaf
3 tablespoons balsamic vinegar
1 tablespoon sugar
Salt and pepper

Peel the shallots, leaving them whole. Mix the orange juice, orange zest, vinegar and sugar and set aside. Tie the loin at some point to keep it in shape and put to cook in a saucepan on high heat, with the oil. Brown it on all sides, adding salt and pepper. Add the shallots and bay leaf and pour over the orange juice and other ingredients. Lower the heat, cover the pan and let it go on low heat for about 2 hours, checking regularly and turning the roast occasionally so as to flavour it. After this time the meat should be cooked to perfection. Remove it from the pan and increase the heat to thicken the sauce. Let cool the roast pork and then slice it with a long, sharp knife. Serve the pork together with its  hot sauce.



Avete voglia di un arrosto  un po’ insolito? Provate allora l’arrosto di maiale all’arancia con scalogni stufati. Vi assicuro che è facile, veloce e  ricco di gusto.

Ecco cosa occorre:

1 kg lonza di maiale
5 cucchiai d’olio extra vergine d’oliva
8 scalogni
½ bicchiere di succo d’arancia filtrato
2 pezzetti di scorza d’arancia
1 foglia di alloro
3 cucchiai aceto balsamico
1 cucchiaio zucchero
Sale, pepe

Mondate gli scalogni lasciandoli interi. Amalgamate il succo d’arancia, la scorza d’arancia,  l’aceto e lo zucchero e tenete da parte. Legate la lonza in qualche punto per mantenerla in forma e mettetela a cuocere in una casseruola sul fuoco vivo, irrorata di olio. Rosolatela da ogni lato, salate e macinate sopra del pepe. Aggiungete gli scalogni e  l’alloro e bagnate con il succo d’arancia e gli altri ingredienti. Abbassare il fuoco, coprite la casseruola  e lasciate andare a fuoco lento per circa 2 ore, controllando regolarmente la cottura e rigirando l’arrosto ogni tanto per farlo insaporire. Trascorso questo tempo l’arrosto dovrebbe essere cotto a puntino. Toglietelo dalla casseruola e alzate il fuoco per addensare il sugo. Lasciate raffreddare l’arrosto e affettatelo con un coltello lungo e affilato. Servite accompagnandolo con il suo sughetto ben caldo. 



Roast pork

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