2013/03/29

Easter wishes





Wishing everyone a happy Easter, a beautiful spring, and all the joys that life can bring!




This is the recipe for the typical Vicenza Easter cake sold in the bakeries and pastry shops of the city. The process is very simple, but a bit long: you start in the morning and bake in the afternoon. I assure you, however, that the result is amazing!


Fugazza Vicentina (Easter cake)

Ingredients

500 g Manitoba flour
160 g sugar
150 g butter
25 g  fresh beer yeast
3 whole eggs + 1 egg yolk
1 teaspoon of salt
grated zest of two oranges
grated zest of one lemon
1 teaspoon of vanilla extract
1 egg white + pearl sugar + whole almonds

Melt 20 g of yeast with 80 ml of warm water and allow to ferment for about 10 minutes. Add 140 g of flour and mix together. Form a ball, put it in a large bowl, cross cut the top surface to allow the dough to expand, cover with plastic wrap and let rise for half an hour in a warm place away from drafts.
Now, mix an egg with 50 g sugar, 50 g of soft butter and 120 g of flour and set aside. After half an hour add this mixture to the previous one and work until the dough is smooth and elastic, adding flour if necessary.
Form a ball, cross cut the surface, put it in the bowl and let rise for about 2 hours (it should double in volume).
Now, as before, mix an egg and a yolk with 50 g sugar, 50 g of soft butter and 120 g of flour and set aside.
After about 2 hours add this mixture to the previous leavened one and knead it for about ten minutes. Form a ball, cross cut the surface, put it in the bowl covered with plastic wrap and let rise for about 2 hours. It should double in volume.
Meanwhile, mix an egg with 60 g of sugar, citrus zest, vanilla, 50 g of soft butter and a teaspoon of salt. Melt the remaining yeast in a tablespoon or two of warm water and add about 120/130 g of flour. Mix everything very well and after 2 hours add this mixture to the previous leavened one. Knead the dough on a floured surface for about 10 minutes, adding the flour if the dough is too sticky. At this point, the result should be a smooth and homogeneous dough that you’ll cross cut once again. Place the dough in a disposable paper baking mould of about 1 kg. If you prefer, you can divide the dough in half and bake in two separate moulds of 500 g each. Cover with plastic wrap or kitchen towel and let rise until the mixture reaches the edge of the mould (about 2 hours). Preheat the oven to 180 ° C. Brush the surface of the cake with the egg white and sprinkle with the pearl sugar and almonds. Bake for about 10 minutes in the lower part of the oven and then in the central part for further 25/30 minutes, until the surface is golden and when, inserting a toothpick in the middle of the cake it comes out clean and dry.

Remove the cake from the oven and let cool 5 minutes, then put the cake on one side so that all the moisture can evaporate. The cake is best eaten immediately with a glass of prosecco, but covering it with plastic wrap, you can keep it for a few days. The cakes with yeast, in fact, tend to harden the day after, but the "Fugazza" will be delicious dunked in warm milk even after a few days.



Auguro a tutti una buona Pasqua, piena di speranza e serenità.



Questa è la ricetta per la tipica focaccia pasquale vicentina vendute nei panifici e nelle pasticcerie della città. Il procedimento è molto semplice, ma un po’ lungo: s’impasta la mattina e si inforna nel pomeriggio. Vi assicurò, comunque, che il risultato è strepitoso!




Fugazza Vicentina (focaccia pasquale)

Ingredienti

500 g farina Manitoba
160 g zucchero
150 g burro
25 g lievito di birra
3 uova intere + 1 tuorlo
1 cucchiaino raso di sale fino
scorza grattugiata di due arance
scorza grattugiato di un limone
1 cucchiaino di vanillina
1 albume + granella di zucchero + mandorle

Fate sciogliere 20 g di lievito con 80 ml d’acqua tiepida e lasciar fermentare per 10 minuti circa. Aggiungete 140 g di farina ed amalgamate. Formate una palla, mettetela in una grande terrina, incidetela a croce, coprite con della pellicola e lasciate lievitare per mezz’ora in un luogo caldo al riparo di correnti d’aria.   
Ora sbattete un uovo e aggiungete 50 g di zucchero, 50 g di burro morbido e 120 g di farina e tenete da parte. Trascorsa la mezz’ora di lievitazione aggiungete questo impasto al precedente e lavorate fino ad ottenere un impasto elastico ed omogeneo, aggiungendo della farina, se occorre.
Formate una palla, incidetela a croce, collocatela nella terrina e lasciate lievitare per circa 2 ore (dovrebbe raddoppiare di volume).
Ora, come prima, sbattete un uovo e un tuorlo con 50 g di zucchero, 50 g di burro morbido e 120 g di farina e tenete da parte.
Dopo circa 2 ore di lievitazione aggiungete quest’ultimo composto al precedente lievitato e lavorate per una decina di minuti. Formate una palla, incidetela a croce, mettetela nella terrina coperta di pellicola e lasciate lievitare ancora per circa 2 ore. Deve raddoppiare di volume. 

Nel frattempo amalgamate un uovo con 60 g di zucchero, la scorza degli agrumi, la vanillina, 50 g di burro morbido ed il cucchiaino di sale. Sciogliete il rimanente lievito in un cucchiaio o due di acqua tiepida ed aggiungete ancora circa 120/130 g di farina. Amalgamate il tutto molto bene e dopo 2 ore circa aggiungete il composto a quanto già lievitato. Lavorate l’impasto su una superficie infarinata per circa 10 minuti, aggiungendo della farina se l’impasto è troppo appiccicoso. A questo punto il risultato dovrebbe essere un panetto liscio ed omogeneo che andrete ad incidere a croce.  Sistemate il panetto in uno stampo per focacce pasquali/panettoni da circa 1 kg in carta da forno monouso. Se preferite, potete dividere il panetto in due e cuocere in due stampi da 500 g l’ uno. Coprite con della pellicola o telo da cucina e lasciate lievitare finché il composto arriva al bordo dello stampo (circa 2 ore). Accendete il forno a 180° C.  Spennellate la superficie del dolce con l’albume un po’ zuccherato e cospargete con zucchero in granella e mandorle intere. Cuocete per circa 10 minuti nella parte bassa del forno e poi nella parte centrale per ulteriori 25/30 minuti, sino a quando la superficie assumerà un colore dorato e quando, infilzando uno stecchino, uscirà asciutto e pulito.  
Togliete la focaccia dal forno e lasciate raffreddare 5 minuti, poi mettete la focaccia su un lato in modo che tutta l’umidità fuoriesca dal fondo. La focaccia è ottima consumata subito con un bicchiere di prosecco ma, coprendola con della pellicola, la si può conservare per qualche giorno.  I dolci con il lievito di birra, infatti, tendono ad indurirsi già il giorno dopo, ma la “fugazza” sarà ottima inzuppata nel latte anche dopo alcuni giorni. 



2013/03/24

"Sul Ponte di Bassano......"





“Sul Ponte di Bassano” is a famous Alpini (Italian alpine troops) 1st World War song. At that time Bassano del Grappa was an important logistics centre for the nearby front and on the wooden bridge the Alpini kissed their loved ones, before going off to war.     

In addition to being rich in history and memories related to World War I Bassano del Grappa is a medieval town renowned for both its beauty and artistic heritage. Bassano is located about 40 km north-east of Vicenza, at the foot of the Mount Grappa. Its historic centre covers an area from the river Brenta to the Santa Maria Hill where one can see the Ezzelini castle and the ancient church of St. Mary. The two main squares, Garibaldi and della Libertà are the heart of the city and on the loggia of the Town Hall in Piazza della Libertà you can admire the frescoes by Jacopo da Ponte called Bassano, the most important artist of the city. One of the oldest museums in the Veneto Region, the Civic Museum, built in 1828, houses a large collection of works by the artist. The city has a long tradition in the production of ceramics and at Palazzo Sturm, a beautiful eighteenth century mansion that houses the Museum of Ceramics, you can contemplate collections dating from the 17th to the 19th century. Bassano is also known for the art of distillation of grappa which is a grape-based pomace brandy with an alcohol content ranging from 35% to 60%.  At one end of the old wooden bridge, designed by Palladio, and known as “The Bridge of the Alpini” you’ll find the Grapperia Nardini which produces grappa since 1779 and where you can taste different varieties of grappa and other fiery liqueurs. Since 2004 you can visit by appointment, the new research lab and auditorium, built by the famous architect Massimiliano Fuksas. The work has been called "bubbles" because they seem two  glass "bubbles" suspended in the air: a wonderful avant-garde structure that must be seen! 














"Sul Ponte di Bassano" è  tra i più noti motivi della Prima Guerra Mondiale. All’epoca Bassano del Grappa era un’importante centro logistico e sul famoso ponte di legno gli Alpini salutavano i loro cari prima di partire per il vicino fronte.

Oltre ad essere ricca di storia e di memorie legate alla Grande Guerra Bassano è una città medievale famosa per la sua bellezza e il patrimonio artistico. Si trova ai piedi del Massiccio del Grappa, a circa 40 km a nord-est di Vicenza.  Il suo centro storico è raccolto tra il  fiume Brenta e il  Colle Santa Maria dove si innalzano il castello degli Ezzelini e l’antica pieve. Le due piazze principali, Garibaldi e della Libertà sono il fulcro della città e presso la loggia del Comune si possono ammirare gli affreschi di Jacopo da Ponte detto il Bassano, il più importante artista della città. Il  Museo Civico, che è uno dei più antichi della regione Veneto essendo stato costruito nel 1828, ospita una grande raccolta di opere dell’artista. La città vanta una tradizione nella produzione di ceramiche e presso il Palazzo Sturm, splendida dimora settecentesca e sede del Museo della Ceramica, si possono  contemplare raccolte che datano dal 17° al 19° secolo. Bassano è anche conosciuta per l’arte della distillazione della grappa e proprio sul ponte vecchio, progettato dal Palladio e conosciuto come “il ponte degli alpini”, si trova la Grapperia Nardini che produce l’acquavite sin dal 1779 e dove si possono degustare anche altri focosi distillati.  Dal 2004 si può visitare, previa prenotazione, il nuovo laboratorio di ricerca e l’auditorium, costruiti dal famoso architetto Massimiliano Fuksas. L’opera è stata battezzata “le bolle” perché sembrano due “bolle” di vetro sospese nell’aria: una meravigliosa struttura d’avanguardia assolutamente da vedere! 






Young and old Alpini on the Bassano bridge


Another typical product of the city is the delicious and tender white asparagus that the various restaurants in the area serve in many different ways. The mild climate of Bassano and the light and permeable soils along the river Brenta, allow farmers to grow these white, straight, crisp and fibrous free asparagus spears. Bassano has been famous for its asparagus at least since 1534: a document states that the Doge Andrea Gritti purchased 130 bunches for a banquet in honour of Messer Hettor Loredan.

Ernest Hemingway, Nobel prize in literature, dedicated an entire page to the Bassano white asparagus in his novel "A Farewell to Arms". 

Excluded from combat units due to a sight defect, Hemingway was enlisted in the ambulance services as a driver of the ARC (American Red Cross) for the Italian front. For a certain period of time he settled first in Schio and then in Bassano del Grappa, where he had the opportunity to participate in the last battle of Mount  Grappa.

Hemingway was particularly fascinated and fond of this land and he speaks of it in some of his most significant books: "I wish to be buried up in the hills, on any part of the high ground where we beat them, on the dead angle of any shell-pocked slope if they would graze cattle over me in the summer time "(Across the River and Into the Trees).

"I'm extremely fond of this land, and here I’ll leave my heart” wrote Hemingway in a letter to Bernard Berenson in 1948.

The Historical Museum Cà Erizzo, charming fifteenth-century building on the banks of the river Brenta, in 1918 was the headquarters of the American Red Cross. The Museum houses an excellent exhibition on World War I and also a “Hemingway Collection” with rare documents. One section is dedicated to "Across the River and into the Trees" while another is dedicated to the participation of American airmen stationed in Italy during the war and in particular their leader, Fiorello La Guardia, the future mayor of New York. 





Un altro prodotto tipico della città è il prelibato e tenero asparago  bianco che i vari ristoranti della zona propongono in mille modi. Il clima mite di Bassano e i suoi terreni leggeri e permeabili che si sviluppano lungo il fiume Brenta, consentono la produzione di turioni bianchi, dritti, croccanti e privi di fibrosità, caratteristiche particolari che rendono questa primizia primaverile pregiata e rinomata.
Le prime citazioni riguardanti gli asparagi risalgono al 1534, quando questa primizia primaverile veniva servita sulle tavole dei dogi di Venezia. 

Ernest Hemingway, dedicò agli asparagi bianchi di Bassano  una pagina del suo romanzo "Addio alle armi", ispirato alla propria esperienza di volontario sul monte Grappa.

Escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista Hemingway venne arruolato nei servizi di autoambulanza come autista dell'ARC (American Red Cross) destinati al fronte italiano. Egli, infatti, per un certo periodo di tempo, si stabilisce  prima a Schio e successivamente a Bassano del Grappa dove ebbe modo di partecipare, come addetto al trasporto dei feriti, all’ultima offensiva del Grappa.


Hemingway era particolarmente affascinato ed affezionato a questa terra e ne parla in alcuni dei suoi libri più significativi: « Vorrei essere seppellito sull'Altopiano, dove li abbiamo battuti, sul Grappa, sull'angolo morto di qualsiasi pendio, crivellato di granate, purché mandino le vacche a pascolare... »  (Di là dal fiume e tra gli alberi)

«Sono un vecchio fanatico del Veneto ed è qui che lascerò il mio cuore». Così nel 1948 Ernest Hemingway esprimeva tutto il suo affetto per la terra veneta, in una lettera a Bernard Berenson. 

Il Museo Storico Ca’  Erizzo, affascinante edificio quattrocentesco lungo le rive del fiume Brenta,  nel 1918 fu sede della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Il Museo oggi custodisce un’esposizione sulla Grande Guerra, impreziosita da rari e preziosi documenti. Il museo si propone di far scoprire una parte di storia della Grande Guerra: l'intervento americano in Italia nella Prima Guerra Mondiale. Il materiale, in prevalenza fotografico, testimonia  come la partecipazione statunitense non si sia limitata al volontariato medico ma sia stata anche a fianco dei combattenti italiani nell'ultimo anno di guerra.

La sala d'ingresso è dedicata ad , "Di là dal fiume e tra gli alberi". Una sezione è dedicata poi alla partecipazione degli aviatori americani  di stanza in Italia durante la guerra e in particolare al loro comandante, Fiorello La Guardia, futuro sindaco di New York. 





It's springtime: time for asparagus!


Eggs and asparagus Bassano style

Ingredients for 4 people:

1 kg white asparagus from Bassano
8 eggs
1 cup olive oil EVO + a splash of balsamic vinegar
Salt and pepper

Scrape the asparagus with a peeler to remove tough and stringy areas and trim about 3 cm from the lower end of each stem. Was the asparagus under cool running water and tie them into a bundle.  Place them in a tall and narrow pot and add cold water to cover two thirds of the asparagus. Salt the water a little, cover the pot and put it on the fire. Let the asparagus boil until the tender tips bend (about 10 minutes). Remove them from the pot, untie the bundle e keep the asparagus warm.
Meanwhile, prepare the hard-boiled eggs. Place the eggs in a pan, cover with cold water and bring to a boil. Let boil for about 6 minutes, then let the eggs cool under cold running  water and peel them. 
Prepare an emulsion with the olive oil and balsamic vinegar, salt and pepper.
Arrange the asparagus in a serving dish, crumble or chop the eggs over the tips of the asparagus and season with the emulsion of oil and vinegar.




Uova e asparagi alla moda di Bassano

Ingredienti per 4 persone:

1 kg asparagi bianchi di Bassano
8 uova
1 bicchiere olio EVO + una spruzzata di aceto balsamico
Sale e pepe

Raschiate con il pelapatate gli asparagi per togliere la parte più filamentosa e tagliate una parte del gambo, di solito duro e legnoso. Lavateli bene e legateli a mazzo. Collocateli a freddo sul fuoco in una pentola alta e stretta ed immersi soltanto per due terzi in acqua un po’ salata. Fateli bollire coperti e quando le punte si piegheranno morbide e cotte (circa 10 minuti), toglieteli dalla pentola. Sciogliete il mazzo e tenete gli asparagi al caldo.
Nel frattempo preparate le uova sode disponendole in un tegame e coprendole con acqua fredda. Fate cuocere per 6 minuti a partire dal bollore, poi scollate le uova, fatele raffreddare sotto acqua fredda corrente e sgusciatele.
Preparate un emulsione con l’olio e l’aceto balsamico, sale e pepe.
Disponete gli asparagi in un piatto di portata, sbriciolate o sminuzzate le uova sopra le punte e condite con l’emulsione di olio e aceto. 






Egg fettuccine

Ingredients for 4:

300 g white flour
3 eggs
½ teaspoon salt
1 tablespoon oil EVO



Put the sifted flour in a large bowl or on a work surface. Break the eggs in the middle of the flour, add the oil and the salt and with a fork or your fingertips, incorporate the flour slowly. If the dough is hard, or you are unable to incorporate all the flour, add a bit of water, more or less a spoonful. Knead the dough for about 10 minutes until it will be elastic (cutting the dough in half you will notice air bubbles). Leave the dough wrapped in a floured cloth for about 15 minutes.

Roll out the dough with a rolling pin or if you prefer, with the pasta machine. If you decide to use a rolling pin, you simply roll it up to get a sheet of pasta  of a few millimetres. I suggest you divide the dough in two portions. Keep one wrapped in the floured cloth and roll out the other portion. Flour the sheet of dough obtained and let it dry for a few minutes. Fold the sheet of dough up into a tube, then with a smooth-bladed knife slice the tube into rounds of the desired width. Set the strands of pasta to dry on a table cloth or on a paper tray sprinkled with cornmeal to prevent the fettuccine from sticking. Do the same with the second portion of pasta.  If you decide to use the pasta machine, divide the dough into small portions, flour each portion, flatten the portion with your hands and feed it in the pasta roller. Feed it through once or twice until smooth. Change the settings of the pasta machine so as to roll the sheet of pasta thinner and thinner. If the pasta gets too long cut it in half. Roll the pasta as thin as you like. At this point cut into fettuccine format, place them on a table cloth or on a paper tray and sprinkle with cornmeal to prevent the fettuccine from sticking to each other. If not used immediately, you can freeze the fettuccine up to three months by simply covering the tray with plastic wrap and placing it in the freezer horizontally. To cook the pasta immediately, bring a large pot to a boil, salt the water, add a little oil (it will prevent the fettucine from sticking), mix and cook for about 3 or 4 minutes (fresh pasta does not require a long cooking time). Dried and frozen pasta may require an extra minute or two to cook.



Fettuccine all’uovo

Ingredienti per 4:

300 g farina bianca
3 uova
½ cucchiaino sale
1 cucchiaio olio EVO



Mettete la farina setacciata in una ampia terrina o sulla spianatoia. Rompete le uova al centro della farina, aggiungete l’olio e il sale e, con una forchetta o con la punta delle dita, incorporate pian piano la farina. Se l’impasto è duro, o comunque non riuscite ad incorporare la farina, aggiungete un po’ d’acqua, più o meno un cucchiaio. Lavorate quindi l’impasto finché risulterà molto elastico (tagliando a metà la pasta si noteranno le bollicine d’aria). Lasciate riposare la pasta avvolta in un telo infarinato per circa 15 minuti.

Stendete la pasta col matterello o, se preferite, con la macchinetta (Nonna Papera). Se decidete di tirarla con il matterello, dovete semplicemente stenderla, fino ad ottenere una sfoglia di pochi millimetri. Infarinate la sfoglia ottenuta e lasciatela asciugare per qualche minuto. Avvolgete la sfoglia su se stessa e con un coltello a lama liscia tagliate le fettuccine della larghezza che più vi piace. Mettetele su un telo o su un vassoio di carta e cospargete con farina di mais per evitare che si attacchino tra di loro. Se decidete di usare la Nonna Papera, dividete la pasta in piccole porzioni, infarinate ogni porzione, allargate le porzioni con le mani e passatele nella Nonna Papera, partendo dalla prima tacca fino ad arrivare alla penultima (se preferite le fettuccine più sottili utilizzate anche l’ultima tacca della macchinetta). Se il nastro di sfoglia è troppo lungo tagliatelo in due o tre pezzi. A questo punto tagliate in formato fettuccine, collocatele su un telo o su un vassoio di carta e cospargete con farina di mais per evitare che le fettuccine si attacchino tra di loro. Se non le usate subito, potete congelare le fettuccine semplicemente avvolgendo il vassoio con della pellicola e collocandolo nel freezer in senso orizzontale.  Se volete utilizzare la pasta immediatamente, portate ad ebollizione l’acqua, salatela, aggiungeteci un filo d’olio, versate le fettuccine, mescolatele e, quando la pasta risale in superficie, cuocetela  per 3 o 4 minuti (la pasta fresca non necessita di una lunga cottura). La pasta secca o congelata richiederà alcuni minuti in più di cottura. 




Fettuccine with asparagus and cream sauce

The Bassano asparagus are quite expensive so I suggest you use other asparagus for this preparation: green asparagus or thinner white ones will be fine.

Ingredients for 4 people:

300 g asparagus
1 shallot
1 sprig of parsley
½ cup of olive oil EVO
1 cup of fresh cream
salt

Peel and wash the asparagus and cut into rounds. Peel the shallot, slice finely and brown in oil over low heat for 3 or 4 minutes in a large non-stick pan. Add the asparagus, the chopped parsley and the salt and stir. After a few minutes, add hot water to cover the asparagus and cook on low heat until they are cooked (about an hour). Let any water evaporate,  add the glass of cream and let cook on a low fire for another 5 minutes, stirring occasionally.
Cook the fettuccine “al dente”, drain well and add them to the sauce in the pan, mix well and sprinkle with 30-40 g of grated Parmesan cheese. 




Fettuccine con asparagi e panna

Per questa preparazione suggerisco di utilizzare asparagi meno costosi di quelli bianchi di Bassano: andranno bene quelli verdi oppure  asparagi bianchi più sottili.

Ingredienti per 4 persone:

300 g asparagi
1 scalogno
1 ciuffo di prezzemolo
½ bicchiere di olio EVO
1 bicchiere di panna fresca
sale

Mondate gli asparagi e tagliateli a rondelle. Mondate lo scalogno, affettatelo finemente e fatelo rosolare con l’olio a fuoco basso per 3 o 4 minuti in una padella larga e antiaderente. Aggiungete gli asparagi, il prezzemolo sminuzzato, il sale e mescolate. Dopo qualche minuto aggiungete dell’acqua calda in modo da coprire gli asparagi e cuocete a fuoco dolce fino alla completa cottura degli asparagi (circa un’ ora). Fate evaporare eventuale acqua e aggiungete il bicchiere di panna liquida, amalgamare bene il tutto e lasciate sul fuoco, sempre basso, ancora  per 5 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Cuocete le fettuccine al dente, scollatele e tuffatele nella teglia con il sugo, amalgamare bene e spolverizzate con  30-40 g di parmigiano grattugiato.


Mezze penne with asparagus, tomato and milk sauce

Ingredients for 4:

300 g pasta mezze penne format
300 g asparagus
1 shallot
1/2 cup olive oil EVO
2 spoons tomato sauce
200 ml milk
salt
30/40 g grated parmesan cheese

Peel and wash the asparagus and cut into rounds. Peel the shallot, slice finely and brown in oil over low heat for 3 or 4 minutes in a large non-stick pan. Add the asparagus, the tomato sauce, the salt and stir. After a few minutes, add the warm milk so as to cover the asparagus and cook on low heat until they are tender (about an hour). Let any water evaporate. 
Cook the mezze penne “al dente”, drain well and add them to the sauce in the pan, mix well and sprinkle with  the cheese. 





Mezze penne con sugo di asparagi, salsa di pomodoro e latte

Ingredienti per 4 persone:

300 g mezze penne
300 g asparagi
1 scalogno
½ bicchiere di olio EVO
2 cucchiai di salsa di pomodoro
200 ml latte
sale
30/40 g parmigiano grattugiato

Mondate gli asparagi e tagliateli a rondelle. Mondate lo scalogno, affettatelo finemente e fatelo rosolare con l’olio a fuoco basso per 3 o 4 minuti in una padella larga e antiaderente. Aggiungete gli asparagi, la salsa di pomodoro, il sale e mescolate. Dopo qualche minuto aggiungete il latte tiepido in modo da coprire gli asparagi e cuocete a fuoco dolce fino alla completa cottura degli asparagi (circa un’ ora). Fate evaporare eventuale acqua.
Cuocete le mezze penne al dente, scollatele e tuffatele nella teglia con il sugo, amalgamare bene e spolverizzate con  il parmigiano grattugiato.



2013/03/15

Bienvenido Francisco!




Two nights ago, while attending the Conclave on television, I felt a strong emotion when at 19.07 a grey smoke, that became white after a while, rose from the chimney of the Sistine Chapel. Some friends were staying for dinner and we embraced each other with great joy. We couldn’t wait to see who the new pope was. The fact that he was elected after only five ballots seemed very positive, obviously the cardinals had very clear ideas about who was to succeed Pope Benedict.



After an hour of anxious waiting, at about 20.15, Cardinal Jean-Louis Tauran announced the fateful "Habemus Papam". The new pope, who chose to be called Francis, comes from Argentina, his name is Jorge Mario Bergoglio and is of Italian origin. His family, in fact, comes from a small town in the province of Asti, in Piedmont.



As soon as I saw him, dressed in unadorned white robes and wearing a simple steel crucifix instead of gold, I liked him. His simple and straightforward speech touched our hearts and the most striking moment was when he asked everyone to pray for him and the crowd responded by praying in absolute silence!

To me, the choice of the name Francis is a very strong signal. The Lord said to St. Francis of Assisi, "Go and repair my house which, as you see, is falling into ruin." After years of scandals the church needs a radical change of style and  I think that Pope Francis, known for his simplicity and humility and for his compassion for the poor, will be able to unite the church and create a brotherhood of men.  Good luck Pope Francis and may God bless  you!



L’altra sera, mentre seguivo il Conclave in televisione, ho provato una fortissima emozione quando alle ore 19,07 una fumata, dapprima grigia e poi sempre più bianca, si levò dal comignolo della Cappella Sistina. Ero in compagnia di alcuni amici che rimanevano per cena e con grande gioia ci siamo abbracciarti. Non vedevamo l’ora di sapere chi fosse il nuovo papa. Il fatto che fosse stato eletto solo dopo 5 scrutini mi sembrava molto positivo; evidentemente i cardinali avevano le idee molte chiare su chi doveva succedere a Papa Benedetto.

Dopo un’ora di ansiosa attesa, alle 20,15 circa, il Cardinale Jean-Luis Tauran ha annunciato il fatidico “Habemus Papam”. Il nuovo papa, che ha deciso di chiamarsi Francesco, arriva dall’Argentina, si chiama Jorge Mario Bergoglio ed è di origine italiana. La sua famiglia, infatti, proviene da un piccolo paese della provincia di Asti, in Piemonte.

Appena l’ho visto, vestito di bianco senza i paramenti storici del potere papale e indossando un semplice crocifisso d’acciaio e non d’oro, mi è piaciuto molto. Il suo discorso semplice e diretto è arrivato al cuore di tutti noi. Papa Francesco ha chiesto a tutti di pregare per lui e un religioso silenzio è sceso sulla folla presente in San Pietro: davvero emozionante!

Secondo me la scelta di chiamarsi Francesco è un segnale fortissimo. Il Signore disse a Francesco d’Assisi “Và e ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”. Spero che Papa Francesco possa ripulire la chiesa dagli scandali e  riportarla ai suoi valori fondamentali. Nel suo discorso Papa Francesco parla più volte di fratellanza e quindi spero che la chiesa diventi più semplice e più aperta all’ascolto e alla comprensione.  Che Dio benedica Papa Francesco!





Jorge Mario Bergoglio’s motto and coat of arms as Cardinal Archbishop of Buenos Aires: he may decide to mantain it as Pontiff.

Motto e stemma di Papa Francesco da cardinale: potrebbe decidere di mantenerlo anche da Pontefice.


As I said, the evening of March 13 I had some friends over for dinner and for the occasion I had prepared a simple cake. We ate it while we toasted the new Pope: from now on this simple almond cake will be for me “The Pope Francis Cake”.




Ingredients:

100 g almonds
120 sugar
150 butter
170 flour
1 lemon
4 egg yolks + 1 egg
16 g baking powder
salt

Blanch the almonds in boiling water, peel and cut into small pieces. Melt the butter in a double boiler and let cool. Whisk in a bowl the egg yolks, whole egg, a pinch of salt and sugar. Stir in the sifted flour with the baking powder and the melted butter. Flavour with grated lemon zest and transfer the mixture into a baking pan previously greased with butter and sprinkled with breadcrumbs. Decorate with almonds and bake in a preheated oven at 150 ° C for 40 minutes. Let cool out of the oven and sprinkle with powdered sugar.




Come dicevo, la sera del 13 marzo avevo alcuni amici a cena e per l’occasione avevo preparato un dolce semplice. Lo abbiamo mangiato mentre brindavamo al nuovo papa: d’ora in poi questo semplice dolce alle mandorle sarà per me “Il dolce di Papa Francesco”. 



Ecco gli ingredienti:

100 g mandorle
120 zucchero semolato
150 burro
170 farina
1 limone
4 tuorli + 1 uovo
1 bustina di lievito vanigliato
Sale

Scottate in acqua bollente  le mandorle, spellatele e tagliatele a lamelle. Fondete il burro a bagnomaria e lasciate intiepidire. Sbattete con una frusta elettrica i tuorli, l’uovo intero, un pizzico di sale e lo zucchero. Incorporate la farina setacciata con il lievito e il burro fuso.  Profumate con la scorza grattugiato del limone e trasferite il composto in una tortiera precedentemente unta di burro e cosparsa di pangrattato.  Spolverizzate con le mandorle e fate cuocere a forno già caldo a 150° C per 40 minuti circa.  Fate raffreddare fuori dal forno e spolverizzate con zucchero a velo. 



2013/03/11

Cookingaround "da Fede"



Today’s appointment with “cookingaround” is at Fede’s house. Fede is a young woman who lives in a new house in the western hills of Vicenza. Lover of gardening, animals and good food, Fede is not really comfortable in the kitchen. On this occasion I’ll help her prepare delicious pastry twists, great to accompany a drink with friends, and sun-dried tomatoes in olive oil, fabulous as appetizers.





Oggi ci fermiamo a casa di Fede, una giovane donna che vive sulle colline ad ovest di Vicenza. La casa è nuova e Fede l’ha arredata secondo il suo gusto sobrio e curato. Devo dire che il risultato è quello di una casa luminosa, funzionale ed accogliente. Amante del giardinaggio, degli animali e della buona cucina, Fede non è propriamente a suo agio davanti ai fornelli. In quest’occasione l’aiuterò a preparare dei grissini sfiziosi, ottimi per accompagnare un aperitivo con gli amici, e i pomodori secchi sott’olio, favolosi come antipasto.  





The large garden, which offers a beautiful view of Vicenza, is yet to be designed. The far side is bordered by the woods where now you can see wild flowers such as snowdrops and green hellebores. The flowers of the hellebore, completely odorless, are green and bloom before the end of winter. It 's definitely a beautiful plant to see, but it must never be touched as it is extremely poisonous! Snowdrops are flowers that announce the approach of spring. This particular variety is really beautiful: the flowers look like tiny white and green lanterns.  




L’ampio giardino, dal quale si gode una bellissima panoramica su Vicenza, è ancora tutto da progettare. Il lato estremo confina con i boschi dove ora si possono ammirare alcuni fiori spontanei come l’elleboro verde e il bucaneve.  I fiori dell'elleboro, del tutto inodori, sono di colore verde e fioriscono prima della fine dell’inverno. E’ sicuramente bella da vedere, ma l’elleboro verde è una pianta velenosissima e quindi non va neppure sfiorata! Il bucaneve è un fiore che annuncia l’approssimarsi della primavera. La varietà presente in questo luogo è particolarmente bella: i fiori sembrano piccole lanterne merlate di verde.



Puff pastry twists

Ingredients:

1 sheet of puff pastry
100 g cooked ham
100 g grated Parmesan cheese
1 egg

Finely chop the ham in a food processor and set aside. Roll out the pastry on its baking paper. Beat the egg and brush thoroughly half of the puff pastry. Sprinkle this half with the grated cheese, then add the chopped ham. Close with the other half of the pastry, make the ingredients stick to the pastry and seal the edges. Cut the pastry into strips, twist them gently, place them on a baking sheet and brush with the remaining beaten egg. Bake in a preheated oven at 200 ° C for about 20 minutes









Torcetti di pasta sfoglia 

Ingredienti:

1 confezione di pasta sfoglia 
100 g prosciutto cotto
100 g formaggio grana grattugiato
1 uovo

Tritate finemente il prosciutto con un robot da cucina e tenete da parte. Srotolate la pasta sfoglia  sulla sua carta da forno. Sbattete l’uovo e spennellate abbondantemente metà della pasta sfoglia. Spolverizzate questa metà con il formaggio grattugiato, aggiungendo poi il prosciutto tritato. Chiudete con l’altra metà della pasta sfoglia, fate aderire gli ingredienti alla pasta e sigillate i bordi. Tagliate la pasta a striscioline, torcetele, collocatele su una placca da forno e spennellate con il rimanente uovo sbattuto. Infornate a forno preriscaldato  a 200° C per circa 20 minuti.  



Dried tomatoes are on the market most of the year and are typical of Calabria and Puglia. I love the Puglia region and its cuisine and when I’m there I try to stock up on local products including sun-dried tomatoes. The sun-dried tomatoes preserved in olive oil are never missing in my pantry because they can be eaten in many ways, both in summer and winter. They’re an excellent match for fresh cheeses, ham and salami and are superb with “crostini” (toasted bread). 

Sun-dried tomatoes in olive oil

Ingredients (for 2 jars of 0.25 lt)

200 g dried tomatoes
1 cup of white vinegar
capers
oregano
Olive oil

Soak the dried tomatoes in warm water for half an hour. Wash them under running water, removing any woody parts, then transfer the tomatoes in a bowl in which you will pour a cup of white vinegar and water to cover. After about 20 minutes, drain the tomatoes and let them dry on kitchen paper. Once dry put the tomatoes in layers in the glass jar and add a little oil, some oregano and some capers and press down a bit. When the jar is full cover completely with oil, close the lid and store in a cool dry place,  protected from light. The tomatoes are best after about a month. 



I pomodori secchi si trovano in commercio quasi tutto l’anno e sono tipici della Calabria e della Puglia. Io adoro la Puglia e la sua cucina e quando mi trovo lì cerco sempre di fare scorta di prodotti locali, tra cui anche i pomodori secchi. I pomodori secchi sott’olio non mancano mai nella mia dispensa perché si possono consumare in mille modi, sia d’estate che d’inverno. Sono ottimi nell’accompagnare i formaggi freschi, i salumi o semplicemente sopra del pane tostato con robiola e capperi. 



Pomodori secchi sott’olio

Ingredienti (per 2 vasetti da 0,25 lt)

200 g pomodori secchi
1 bicchiere di aceto bianco
Capperi
Origano
Olio d’oliva

Ammollare i pomodori secchi in acqua tiepida per una mezz’oretta. Lavateli sotto l’acqua corrente togliendo eventuali parti legnose, quindi trasferite i pomodori in una ciotola in cui verserete un bicchiere di aceto bianco e acqua per coprire. Lasciate così per circa 20 minuti, scolate i pomodori e fate asciugare su della carta da cucina. Quando sono asciutti invasate i pomodori sistemandoli a strati, aggiungete un po' d'olio, l’origano e i capperi  e pressateli un po'. Alla fine ricoprite completamente d’olio, chiudete bene con il coperchio e conservate in un posto fresco e al riparo della luce. Si possono utilizzare dopo circa un mese.