2013/12/26

Buon Natale!


Three wise owls

The owl craze doesn’t seem to come to an end and owl themed Xmas decorations are still very popular. Owls are so cute and cuddly that I had to make some personalized gifts for my friends. Unfortunately I didn't post before Xmas due to some problems with my computer but I truly wish everyone all the best for the remaining feast days and the coming New Year. 


Avete notato che da qualche anno impazza la gufo mania? Troviamo questo simpatico e tenero uccello dappertutto e in tutte le salse. Anch'io sono stata contagiata da questa moda e ho realizzato alcuni lavoretti che ho regalato ad amici e parenti a Natale. Purtroppo, a causa di un problema col mio p.c., non ho potuto inserire questo post prima di Natale. Auguro, anche se in ritardo, buone feste  a tutti! 


Xmas lights in Vicenza


2013/11/28

Cookingaround "Da Mariarosa"


Hello from Dada!


Mariarosa and I are friends and have known each other since we were teenagers. Mariarosa is friendly, extremely helpful with everyone and full of creativity, especially in the kitchen.  In her warm and inviting house, many friends gather for a casual lunch or a fancy dinner. Mariarosa is able to prepare any dish, but fresh homemade pasta rolled with the rolling pin, is her specialty. By mutual agreement, since we both love main course dishes, we have decided to cook sausage and radicchio crepes. 


Journey memories

Io e Mariarosa siamo amiche e ci conosciamo da quando eravamo ragazze. Mariarosa è una persona estremamente disponibile e piena di creatività, soprattutto in cucina dove dà il meglio di sé.  La sua casa, calda e intima, accoglie numerosi amici che si ritrovano per un pranzo informale o per una cena elaborata.  Mariarosa è in grado di preparare qualsiasi piatto, ma è la pasta, tirata rigorosamente con il matterello, la sua specialità. Di comune accordo, dato che entrambe amiamo i primi piatti, abbiamo deciso di preparare le crespelle con la salsiccia e il radicchio rosso di Treviso. 


Mariarosa's kitchen

Here is the recipe for four / six people :

Ingredients for the filling:

1 shallot
2 tablespoons olive oil
1 large head of late red radicchio Treviso (2 if small )
2 mild Italian sausages (about 300 g )
½ cup of dry white wine
2 tablespoons of tomato purée
Salt and pepper

Put the finely chopped shallot in a large frying pan, add the skinned and crumbled sausages, two tablespoons of olive oil, pepper and salt. Mix well and sauté over high heat for about ten minutes, stirring occasionally, then add the wine and let it evaporate. Finely chop the radicchio and add to the meat along with the tomato purée, stirring every now and then. Reduce the flame and cook for about 15 minutes or until the sauce has reduced and thickened to the desired consistency. Taste and adjust salt and pepper if necessary. Keep aside.


Sausage and red radicchio sauce

Ecco la ricetta per quattro/sei persone:

Ingredienti per il ripieno:

1 scalogno
2 cucchiai di olio d’oliva
1 cespo di radicchio rosso tardivo di Treviso (2 se sono
   piccoli)
2 salsicce nostrane  (circa 300 g)
½ bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di passata di pomodoro
Sale e pepe

Mettete lo scalogno tritato finemente in una padella capiente, unite le salsicce spellate e sgranate, due cucchiai d’olio, pepe e poco sale. Mescolate bene il tutto per amalgamare e rosolate a fuoco vivace per una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto, poi unite il vino e fatelo sfumare. Tagliate finemente il radicchio e aggiungetelo alla carne assieme alla passata di pomodoro, sempre mescolando per insaporire il tutto. Abbassate un po’ la fiamma e cuocete per circa 15 minuti o finché il sugo non si sarà ristretto.  Assaggiate ed eventualmente regolate di sale e pepe. Tenete da parte.   


Crepes ready to be filled


We’ll now prepare the crepes.

Ingredients for 12 small crepes:

3 medium sized eggs
3 tablespoons plain white flour (about 70 g )
1 cup of milk (about 150 ml)
Salt and pepper

Beat the eggs with a fork along with the salt and pepper, add 3 heaping tablespoons of white flour and work well to mix everything. Add a glass of milk and stir to achieve a homogeneous and smooth batter. Let stand for at least 30 minutes.

Meanwhile prepare the béchamel sauce.

Ingredients for a creamy sauce:

1 litre milk
100 g butter
70 g flour
nutmeg
salt

Boil the milk in a saucepan, in the meantime, melt the butter over low heat in a pan, add the flour, some grated nutmeg and salt. Slowly pour the warm milk over the flour and, stirring constantly with a whip, bring to a boil. Cook for about 15 minutes, stirring occasionally with a wooden spoon. Turn off the heat and set aside .


Sausage and radicchio sauce with  béchamel

Ora procediamo a preparare la pastella per fare le crespelle.

Ingredienti per 12 piccole crespelle:

3 uova di medie dimensioni
3 cucchiai di farina (circa 70 g)
1 bicchiere di latte (circa 150 ml)
Sale e pepe

Sbattete le uova con una forchetta assieme al sale e pepe, aggiungete 3 cucchiai colmi di farina bianca e lavorate bene per amalgamare il tutto. Aggiungete un bicchiere di latte e mescolate per ottenere una pastella liscia ed omogenea. Lasciate riposare per almeno 30 minuti.

Nel frattempo prepariamo la besciamella.

Ingredienti per una besciamella non troppo densa:

1 lt latte
100 g burro
70 g farina
Noce moscata
Sale

Fate bollire il latte in un pentolino, nel frattempo sciogliete il burro a fuoco lento in un tegame, aggiungendo la farina,  una grattugiata di noce moscata e il sale. Versatevi sopra, a filo, il latte caldo e, sempre mescolando con una frusta, portate ad ebollizione. Cuocete per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Spegnete il fuoco e tenete da parte.


Crepes ready for the oven

Now we’ll  proceed to prepare the crepes.

Put a small non-stick frying pan (about 15 cm in diameter) over high heat. Slightly butter the pan and then pour a small ladle of batter so as to cover the bottom of the pan. After a few seconds shake the pan to loosen the crepe from the bottom  and after a while turn it with a spatula and cook the other side. When ready, remove the crepe from the pan and slide it onto a plate. Continue in this way until all ingredients are used.

How to fill the crepes:

Add 4/6 tablespoons of béchamel sauce to the meat sauce and mix well.
Pour some béchamel sauce on the bottom of a baking dish.
Stuff each crepe distributing a tablespoon of meat sauce on one half of the crepe. Roll the crepe as a “cannoli” and arrange the crepes side by side in the pan . Cover with any remaining meat sauce, the béchamel sauce and sprinkle with abundant Parmesan cheese. Bake in a preheated oven at 180 ° C for about 30 minutes .... Buon appetito !


Et voilà...ready to be eaten!


Ora procediamo a preparare le crespelle.

Prendete una padellina antiaderente di 15 cm di diametro e scaldatela bene. Imburrate la padellina, versatevi un mestolino di pastella e fatela scorrere fino a ricoprire il fondo. Appena rappresa, scuotete la padella per far staccare la crespella dal fondo e dopo qualche istante giratela con una paletta e cuocetela dall’altro lato. Appena pronta, togliete la crespella dalla padella facendola scivolare su di un piatto. Continuate così sino ad esaurimento degli ingredienti.

Farcitura delle crespelle:

Aggiungete 4/6 cucchiai di besciamella al sugo di carne e mescolate bene. Prendete una pirofila da forno e versatevi un po’ di besciamella sul fondo. Farcite ogni crespella distribuendo un cucchiaio di sugo su metà crespella. Arrotolate a cannolo e disponete le crespelle fianco a fianco nella pirofila. Ricoprire con eventuale sugo rimasto, la rimanente besciamella e spolverizzate con abbondante formaggio parmigiano.  Infornate a forno caldo  a 180 ° C per circa 30 minuti e …. Buon appetito!



Autumn colours 

2013/10/29

Ribbons and bows



It's a girl!



In Italy, as in many other parts of the world, when a child is born, a pink or light blue bow is hung on the front door to announce the happy event to the neighbours.
In addition, we Italians like to hang ribbons and bows for many other celebrations such as weddings, anniversaries and graduations. In this last case the colour of the decorations is red! I recently celebrated my daughter's graduation and I hung the classic poster (papiro), which fortunately wasn’t embarrassing to read, and red bows on the front door.


Graduation bouquet

In Italia, come in tante altre parti del mondo, quando nasce un bambino, si usa appendere un fiocco sulla porta d’ingresso per annunciare il lieto evento ai vicini di casa.
Dalle mie parti si usa appendere fiocchi colorati fuori di casa per altre celebrazioni come i matrimoni, gli anniversari e le lauree. In quest'ultimo caso il colore degli addobbi è rosso! Recentemente anch’io ho festeggiato la laurea di mia figlia e ho esposto il classico papiro e i fiocchi rossi sul portone di casa.




Red bows to celebrate the "Laurea"

In Italy, the “laurea” is the main post-secondary academic degree which corresponds, approximately,  to the “master’s degree”. The name comes from "laureato", which literally means crowned with laurel; In fact, Italian students usually wear a laurel wreath at the end of their graduation cerimony. Traditionally, at the University of Padua, one of the oldest universities in the world (1222), the laurel wreath is worn around the neck. As we know the colour of the “laurea” is red, but every faculty has its own colour: the green colour, at Padova University, corresponds to the faculties of science and mathematics.


 The laurel wreath

La laurea magistrale è un titolo accademico di secondo livello che viene conseguito al termine di corsi biennali a cui si può accedere se in possesso di laurea triennale e corrisponde approssimativamente al “master’s degree” dei paesi anglofoni. Il “laureato” è così chiamato per la corona di alloro, un ornamento a forma circolare fatto con i rami di lauro (detto anche alloro), che viene indossato dai neolaureati, appunto, al termine della cerimonia e risale ai tempi degli antichi romani quando veniva posto sul capo dei generali vittoriosi ecc.  Tradizionalmente, nell’Università di Padova, fra le più antiche università del mondo (1222),  la corona di alloro viene messa al collo del neolaureato.
Il colore della laurea come sappiamo è rosso, ma ogni facoltà ha il proprio colore: il colore verde, nell’Università di Padova,  corrisponde alle facoltà di scienze varie e matematica.



Congratulations "Dottoressa"


Talking about the red colour..... 
The hot red cherry peppers stuffed with anchovies and capers are typical of Southern Italy and are usually eaten as a tasty appetizer.

Ingredients: 
20 hot red cherry peppers
white wine vinegar
20 anchovies in oil
capers
Olive oil


Preparation: 
Put on disposable latex gloves before handling the peppers to avoid the " burning " sensation that capsaicin causes to the skin. Wash the peppers and, with the help of a small sharp knife, remove their cap. With a teaspoon empty the peppers of the seeds and rinse again under running water. Put the peppers in a glass baking dish and cover with vinegar. Seal the dish with plastic wrap and let marinate for 2/3 days in a cool, dark place. After this time, set the peppers to dry upside down on a towel. Now fill each pepper with an anchovy fillet and a few capers. Place the peppers, upwards, in previously sterilized glass jars and cover with olive oil, checking after a few hours if you need to pour more oil. Put the jars in a dry place, away from the light, for at least a month. The jars , if well kept , can be preserved for a year.




A proposito del colore rosso...
I peperoncini rossi piccanti ripieni di acciughe e capperi sono tipici del Sud Italia e vengono solitamente consumati come sfizioso antipasto

Ingredienti:
20 peperoncini rossi rotondi
aceto di vino bianco
20 acciughe sott’olio
Capperi
Olio d’oliva


Preparazione:
Indossate i guanti di lattice usa e getta per mondare i peperoncini per evitare il “bruciore” che la capsaicina provoca sulla pelle. Lavate i peperoncini  e, con l’aiuto di un coltellino, togliete loro la calottina. Con un cucchiaino svuotateli dei semi e risciacquate sotto l’acqua corrente. Adagiate i peperoncini in una pirofila di vetro e copriteli con l’aceto. Sigillate la pirofila con della pellicola per alimenti e lasciateli macerare per 2/3 giorni, in luogo fresco e buio. Trascorso questo tempo scollate i peperoncini e fateli asciugare capovolti su un canovaccio. Ora riempite ogni peperoncino con un filetto d’acciuga ed alcuni capperi. Collocate i peperoncini, con la parte bucata verso l’alto, in vasi di vetro precedentemente sterilizzati e copriteli con l’olio d’oliva, controllando dopo qualche ora se occorre versare altro olio. Lasciate riposare in luogo asciutto, lontano dalla luce, per almeno un mese. I vasetti, se ben conservati, si mantengono anche per un anno.

2013/10/07

Colourful Caorle


Flowers galore


About a month ago I spent a very relaxing week in Caorle on the Adriatic Sea. Caorle has maintained intact the atmosphere of a small fishing village and the historical centre with its “campielli” and narrow streets is charming and full of character. Colourful painted houses line its streets and in the little courtyards (campielli) restaurants serve superb fish dishes. 


Cute houses line the streets of Caorle


Circa un mese fa ho trascorso una settimana a Caorle, una spiaggia alla quale ritorno sempre molto volentieri. Il piccolo paese di Caorle è veramente affascinante e ha mantenuto intatta l’atmosfera di villaggio di pescatori. Il centro storico, con i campielli e le viuzze strette, è invitante e pieno di carattere. 





Caorle was founded in 40 b.C. by the Romans and reached it maximum splendour during the period of the Serenissima Republic when it was part of the “Dogado”: dukedom of Venice.
The Roman cathedral dated 1038 and dedicated to Santo Stefano houses numerous masterpieces of art such as “L’ultima cena” (The Last Supper) attributed to G. Lazzarini, a “Pietà” in gilded wood and the “Pala d’Oro”, a golden altar-piece, bestowed by the queen of Cyprus, Caterina Cornaro. Standing close to the cathedral is the symbol of Caorle: the prominent cylindrical bell tower which dates 1070 and rises to a height of 48 metres.




Caorle's Belltower

Caorle, fondata nel 40 a. C. dai Romani, raggiunse il suo massimo splendore durante il periodo della Serenissima Repubblica, quando faceva parte del "Dogado" di Venezia.
La cattedrale romanica datata 1038 è dedicata a Santo Stefano e ospita numerosi affreschi del XIV secolo oltre alla famosa "Pala d'Oro", dono della regina di Cipro, Caterina Cornaro. Isolato, il maestoso campanile cilindrico risalente al 1070, da sempre simbolo di Caorle.


Caorle: The Cathedral

Caorle is not only beach and sea, the lagoon with peaceful stretches of water and the shallows with acres of beds of reeds are a must to see. In the lagoon, dotted here and there, are the “casoni”: huts made of reeds where fishermen used to live for 2-3 months a year, during the period of the migration of eels. Ernest Hemingway discovered the shallows where he stayed for a certain time in 1948 and where he wrote some of the most beautiful pages of his book “Beyond the river and among the trees”. 


The beach after a storm

Caorle non è solo spiaggia e mare; la sua laguna che si estende per ettari tra secche e placide acque ospita numerosi uccelli acquatici oltre ai famosi “casoni”, capanne fatte di canne. In tempi passati i pescatori locali vivevano in queste capanne per 2-3 mesi l’anno, durante il periodo della migrazione delle anguille. Nel 1948 Ernest Hemingway scoprì queste terre umide, rimanendo per un certo periodo e scrivendo alcune delle più belle pagine del suo libro "Al di là del fiume e tra gli alberi". 



Sunbathing on the rocks of Caorle






The last time I had been in Caorle was about two or three years ago and I must say I noticed some really nice changes in the area, especially in the Altanea zone. In this quiet beach resort  all the residential units are nestled  amidst beautifully landscaped  gardens and a private sandy beach.



 A relaxing view of the Altanea zone of Caorle

Dalla mia ultima visita a Caorle, circa 3 anni fa, ho notato alcuni piacevoli cambiamenti, soprattutto nella zona di Altanea. In questa tranquilla località balneare le belle e basse unità residenziali sono immerse nel verde e tutta la zona è servita da una pista ciclabile molta ampia.


Altanea - Caorle

In the old historical centre of Caorle there are many fine restaurants that serve seafood. I ate a fantastic "guazzetto" at the Trattoria "Al mare" and when I got home I cooked it my way: here's the recipe:  alot of work but worth the effort! 

Guazzetto  di mare (seafood stew) – serves 4

1 clove of garlic
1 small white onion
A splash of vinegar
300 g of ripe plum tomatoes
parsley
EVO Oil
Bruschetta type bread
Pepper and salt
500 g fillets of sea bass or sea bream
500 g octopus
300 g large prawns
300 g mussels
500 g clams

Chop the glove of garlic and the onion and gently fry with some olive oil. Add a splash of vinegar and let evaporate.  Add the diced, skinless and seedless tomatoes and let simmer for about 15 minutes, season with salt and set aside.

Purge the clams in salted water (1 teaspoon of salt per litre of water) for at least an hour. Wash the mussels thoroughly under running water, scrape the outer surface to remove any deposits and eliminate the beard (or byssus) tearing it with your hands. Eliminate any open or broken shells. Put the mussels and clams in a large saucepan with a cup of water, cook on high heat for about 5-7 minutes until the mussels and clams are open, stirring occasionally. Shell the molluscs, leaving some whole and strain the cooking liquid with a fine mesh strainer. Eliminate any molluscs  remained closed. Set aside.

Wash the octopus under running water, rubbing the head and the tentacles inside and outside so as to remove any grit. Cut off the head and remove the eyes, (watch out for bursts of ink), the innards and the beak which is located at the centre of the tentacles. Rinse the octopus again under running water and then put it in a pot of boiling water flavoured with some parsley and, once the boil has resumed, boil it for about 30 minutes over medium heat. Let the octopus cool in its cooking water and then cut it into small pieces. Set aside.

Gently fry the fish fillets in a pan with little oil for 1-2 minutes. Let cool and then peel off the skin  and cut into small pieces. Set aside.

Wash the prawns under running water. Shell them and discard the heads and tails. Remove the intestinal thread using a small knife. Rinse the prawns again under running water and then pat dry with some kitchen paper. Cut into pieces and gently fry in a pan with a little oil for about one minute. Set aside.

Now take a baking dish , spread some tomato sauce on the bottom, add the seafood, the rest of the tomato sauce and the molluscs’ cooking liquid, diluted in  half cup of hot water. Season with salt and pepper and blend well. Bake in a preheated oven at 200°C for about 25 minutes. Remove from oven and sprinkle with chopped parsley. Serve with toasted bruschetta type bread.


Seafood  "guazzetto"


Nel centro storico di Caorle si trovano molti ristoranti dove si mangia bene. Alla trattoria "Al mare" ho assaggiato un fantastico guazzetto che, una volta ritornata a casa, ho voluto tentare di fare. Ecco la mia ricetta: il lavoro è tanto, ma, secondo me, ne vale la pena! 

Guazzetto di mare (per 4)

1 spicchio d’aglio
1 piccola cipolla bianca
Qualche goccia d’aceto
300 g di pomodori  perini maturi
Prezzemolo
Olio EVO
Pane da bruschetta
Pepe e sale
500 g filetti di orata o branzino
500 g polpo
300 g code di gamberoni
300 g cozze
500 g vongole

Soffriggete leggermente uno spicchio d’aglio e la cipolla tritati nell’olio. Spruzzate un po’ d’aceto e lasciate evaporare. Aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti. Sobbollire per circa 15 minuti, regolate di sale e tenete da parte.

Fate spurgare le vongole in acqua salata (1 cucchiaino di sale per ogni litro d’acqua) per almeno un ora. Lavate le cozze accuratamente sotto l’acqua corrente, raschiate la superficie esterna per rimuovere eventuali incrostazioni ed eliminate la barba (o bisso) strappandola con le mani. Eliminate eventuali mitili con gusci aperti o rotti, le cozze e vongole fresche devono essere ben chiuse. Mettete i molluschi in una capace casseruola con un bicchiere d’acqua, fate cuocere a fuoco vivace per circa 5-7 minuti finché le cozze e le vongole si saranno aperte, mescolando di tanto in tanto. Sgusciate i molluschi, lasciando alcuni interi e filtrate il liquido di cottura, prelevando solo quello superficiale. Eliminate eventuali mitili rimasti chiusi. Tenete da parte.

Lavate il polpo sotto acqua corrente, strofinando con le mani la testa ed i tentacoli all’esterno e all’interno per rimuovere i residui di sabbia. Staccate la sacca della testa e togliete gli occhi, facendo attenzione agli schizzi, le interiora ed il becco che si trova al centro dei tentacoli. Sciacquate il polpo di nuovo sotto l’acqua corrente e poi mettetelo in una pentola di acqua bollente aromatizzata con un po’ di prezzemolo e fate bollire per circa 30 minuti dalla ripresa del bollore, a fuoco dolce. Fate raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura e tagliatelo a pezzetti. Tenete da parte.

 Cuocete i filetti di branzino velocemente (1-2 minuti) in un tegame antiaderente con poco olio. Fate raffreddare e quindi togliete la pelle e tagliate a pezzetti. Tenete da parte.

Lavate i gamberoni sotto acqua corrente. Sgusciateli, eliminando le teste e le code. Togliete  l’intestino che si trova sul dorso, incidendo con un coltellino. Sciacquate i gamberoni sotto acqua corrente e quindi asciugateli con delle carta da cucina. Tagliateli a pezzetti e rosolateli in un tegame con poco olio per 1 minuto. Tenete da parte.
  
Ora prendete una pirofila da forno, versate un po’ di sughetto di pomodoro sul fondo e adagiatevi i filetti di scorfano, le code di gamberi, il polpo e i molluschi. Versate il liquido di cottura dei mitili allungato con mezzo bicchiere di acqua calda ed il rimanente sugo di  pomodoro. Salate, pepate e mescolate per insaporire. Infornate a forno già caldo a 200° per circa 25 minuti. Togliete dal forno e spolverizzate con del prezzemolo tritato. Accompagnate con pane casereccio abbrustolito.




Kites for sale on the beach

2013/08/22

Ding Dong




I've always loved the chiming of church bells which, I think, conveys a sense of peace and serenity. I reside in Arcugnano, a town at about 6 km from Vicenza which spreads out on numerous hills. In the town there are seven hamlets (the chief town Arcugnano and Fimon, Lapio, Perarolo, Pianezze, Torri and Villabalzana) with as many parish churches. On a clear day, therefore, the resonant peals of the church bells rung to signify the time, to call people to worship or for special events such as weddings and funerals, ride the air distinctly. 


St. Justine's  Church in Arcugnano


Amo da sempre il suono delle campane che mi trasmette pace e serenità. Risiedo ad Arcugnano, un comune molto vasto che si sviluppa prevalentemente in zona collinare. Il paese dista circa sei km da Vicenza e conta ben sette frazioni (Arcugnano capoluogo, Fimon, Lapio, Perarolo, Pianezze. Torri e Villabalzana), con altrettante chiese parrocchiali. In una giornata limpida, quindi, il rintocco delle campane delle varie chiese suonate per indicare le ore o per chiamare i fedeli alle celebrazioni liturgiche si percepisce molto bene. 


The Church of St. Justine in Arcugnano 


Arcugnano is a community among the oldest of the Berici Hills. The first news about its church dedicated to Saint Justine date back to 1186, the date of a bull of Pope Urban III. In the early decades of the nineteenth century, namely from 1824 to 1826, the church was rebuilt in neoclassical style, with a single rectangular nave, to cope with the growing population. The bell tower, built between 1838 and 1845, is 45 meters high and has a base of a truncated pyramid, while the stem is quadrangular. On the spire of the tower stands a metal cross with vane showing the acronym "IHS" (Iesus hominum Salvator).


St. Justine's Bell Tower

Arcugnano è una comunità tra le più antiche dei Colli Berici. Le prime notizie sulla sua chiesa intitolata a Santa Giustina risalgono al 1186, data di una bolla di papa Urbano III. Nei primi decenni dell’ottocento, e precisamente dal 1824 al 1826, la chiesa fu ricostruita in forma neoclassica, con una unica navata rettangolare, per far fronte all’aumento della popolazione. Il campanile, costruito tra il 1838 e 1845, è alto 45 metri e presenta una base a tronco di piramide, mentre il fusto è quadrangolare. Sulla guglia del campanile svetta una croce in metallo con banderuola che riporta l’acronimo “IHS” (Iesus Hominum Salvator).



St. Bernardino's bell tower






The parish of Perarolo has a more recent history. After years of neglect, in 1725, the church dedicated to St. Bernardino of Siena, was rebuilt. The small bell tower located next to the church was probably demolished in the mid-nineteenth century and rebuilt providing it with three large bells in 1879. 



The small church of St. Bernardino in Perarolo

La parrocchia di Perarolo ha una storia più recente. Dopo anni di abbandono, nel 1725, la chiesa intitolata a San Bernardino da Siena, venne ricostruita. Il piccolo campanile che si trova accanto alla chiesa venne probabilmente abbattuto verso la metà dell’Ottocento e ricostruito dotandolo di tre grosse campane nel 1879. 





The small hamlet of Fimon seen from above

As you can see the beautiful Berici Hills surround the small village. All the Berici Hills area is a paradise for hikers and mountain bikers. There are also many agriturismos where one can enjoy the simple and genuine  local cooking. Nearby there is Lake Fimon, a very small but peaceful lake, nestled among the lush  Berici Hills. People go there just to get away from the city which is only 6 km away. It’s a good place to go for a walk or just to sit down and observe ducks, swans and herons.


The church in Fimon dedicated to St. Mary - the original church dates back to the XIII century

Il piccolo borgo di Fimon è circondato dai Monti Berici. Tutta la zona  è un  vero paradiso per escursionisti e amanti della mountain bike. Ci sono anche molti agriturismi dove si può gustare la semplice e genuina cucina locale. Nelle vicinanze si trova il Lago di Fimon, una delle principali mete “fuori porta” dei Vicentini. Il lago è un piccolo specchio d’acqua dove si può praticare la pesca al luccio, passeggiare in un’ampia strada sterrata che gira attorno al lago o semplicemente  sedersi sulle sue sponde per osservare anatre, cigni ed aironi.


In the far distance the church of Villabalzana dedicated to St. Nicola  - the original church dates back to the XV century  




The church dedicated to the Holy Cross in Lapio - the original church dates back to the XVI century



The church dedicated to St. John the Baptist in Pianezze del Lago built at the end of the XV century


The bell tower of St. John's 


The church in Pianezze del Lago


Agriturismo "Colli Berici"

As I have already mentioned, there are many agriturismos in the area (Agriturismo - a combination of the words for "agriculture" and "tourism" in Italian - is a style of vacationing in farm house resorts).  Near Pianezze there’s the “Colli Berici” Agriturismo which enjoys a prime location; it is in fact surrounded by nature in a beautiful and peaceful green oasis. It 's the ideal place to stay overnight or simply refresh after a day hike in the hills. There’s also the possibility to go horse riding. The kitchen serves simple traditional dishes accompanied by excellent local wines. In Summer guests can dine under a large and refreshing pergola.


The agriturismo's park




Come ho già accennato, nella zona ci sono molti agriturismo. Vicino a Pianezze del Lago segnalo molto volentieri l’Agriturismo “Colli Berici” che gode di una posizione privilegiata; si trova infatti immerso nella natura in una  splendida oasi verde e silenziosa. E’ il posto ideale dove trascorrere una giornata in completo relax magari effettuando una bellissima passeggiata a cavallo oppure ristorarsi dopo un’escursione sui colli. L’agriturismo dispone anche di un servizio B & B per un totale di 12 posto letto. La cucina propone piatti semplici della tradizione contadina vicentina con prodotti di propria produzione accompagnati da ottimi vini locali. Durante la bella stagione gli ospiti possono pranzare sotto una grande e fresca pergola. 


The olive grove 

Now that the days are cooler I can finally turn on the oven and prepare a delicious cake that I particularly like and that is a cross between a chocolate cake and fudge!

Chocolate Squares for 4/6

200 g dark chocolate
200 g sugar
100 g flour
180 g butter
3 egg yolks
2 eggs
Icing sugar


Melt the chocolate pieces in a double boiler with the butter and two or three tablespoons of water. With a fork, beat the egg yolks with the eggs and a pinch of salt, add the sugar and the cooled melted chocolate, add the flour and mix well. Pour the mixture into a baking pan lined with parchment paper and bake at 180° C for 30/35 minutes. When cooled, cut the cake into squares and sprinkle with icing sugar. For a more delicious result you can spread some melted chocolate on the surface of the cake and sprinkle with grated coconut, then cut the cake into squares.


Chocolate Squares


Ora che le giornate si sono rinfrescate posso finalmente accendere il forno e preparare una torta deliziosa che amo particolarmente e che è una via di mezzo fra un dolce e un cioccolatino!


Quadrotti al cioccolato (di Benedetta Parodi)

Per 4/6 persone
200 g cioccolato fondente
200 g zucchero
100 g farina
180 g burro
3 tuorli
2 uova
Zucchero a velo

Sciogliete a bagno maria il cioccolato a pezzi con il burro e due o tre cucchiai di acqua. Con una forchetta sbattete i tuorli con le uova intere e un pizzico di sale, aggiungete lo zucchero e il cioccolato fuso intiepidito, unite anche la farina e mescolate bene. Versate il composto in una tortiera foderata di carta da forno e cuocete a 180° per 30/35 minuti. Quando raffreddata, tagliata la torta a quadrotti e spolverizzate con zucchero a velo. Per un risultato più sfizioso potete spalmare la superficie della torta con un po’ di cioccolato fuso e spolverizzare con farina di cocco, quindi tagliate il dolce a quadrotti.