Yesterday in Rome, along with about 150.000
others, I saw Pope Benedict XVI during his last General Audience. Normally the
Wednesday audiences are held in the Nervi Hall, but in order to allow a wider
participation of the faithful, the last hearing took place in St. Peter's
Square.
We arrived very early in Rome and before 7 o’clock
we were waiting to get into St. Peter's Square. We had to go through the metal
detectors that were placed under the colonnades so we only made it into the
beautiful square after about 2 hours. At that point there was already quite a
crowd in the square and so we found place very far from where the pope would’ve
been. All the same I was happy, the sun was shining and I was really excited to
be where I was. I felt I was living a great and unique event. People from all
over the world where in the piazza waving their countries’ flags and raising banners
with words of support and thanks. Spontaneous chants were heard from every corner
of the square and the atmosphere was cheerful and festive.
At about 10.40 a roar went up from
the crowd when Pope Benedict XVI made his entrance. The
frail, shy pope greeted the crowd with open arms and sat under the white
structure located on the front of the Basilica. I could see everything from the
big screen that was on my left. During the reading of his final speech, the
pope was interrupted several times by applause and many were the people who
were moved. Referring to his resignation he said: “Loving the Church also means having
the courage to make difficult, painful choices, always keeping the good of the
Church in mind and not ourselves” and: “I am not abandoning the cross but I am
remaining in a new way next to the Crucified Lord”. Talking about the Church
Pope Benedict said: “The Church is not an organisation, not an association for
religious or humanitarian ends, but a living body”.
When on February, 11 I heard the Pope's
decision to resign I was surprised and dismayed, as I think many of you. I didn’t
think this could happen. Now I know that it’s possible for a pope to resign; the
Code of Canon Law mentions it: “Should it happen that the Roman Pontiff resigns
from his office, it is to be required for validity that the resignation be
freely made and properly manifested, but it is not necessary that it be
accepted by anyone”.
Throughout history, resignation has occurred
several times, the most recent is that of Gregory XII who was elected pope in 1406 in the difficult
period of the Great Schism in Rome and stepped down from his post in 1415. It
seems, however, that only another pope, Celestine V, has abdicated willingly
and on his own accord; others were forced to do so for various reasons.
Joseph Ratzinger, 86 years on April 16th, is
the 265th pope and was elected April 19, 2005, after the death of Pope John
Paul II. His pontificate has ended today 28 February 2013 as he personally
announced in Latin on 11 February 2013 during an ordinary public consistory in
the presence of a large number of cardinals. He said: "After having repeatedly
examined my conscience before God I have come to the certainty that my strengths,
due to an advanced age, are no longer suited to an adequate exercise of the
Petrine ministry”.
Pope Benedict XVI has resigned citing health
reasons, although there are many who say that the real reasons were not
revealed. Whatever the reasons for the resignation of Pope Benedict I think he
demonstrated a great act of courage.
I have visited Rome many times and consider
it, without a doubt, the most beautiful city in the world. Walking around Rome
is like being in an open air museum: you breathe beauty, art and history in
every step you take. Around every corner you’ll discover one thing after the
other. Rome has so much to offer and the Romans, moreover, make your stay in
the eternal city wonderful because they’re extremely friendly and hospitable.
The beautiful cobblestone St. Peter’s Square where
we were yesterday was designed by Gian Lorenzo Bernini between 1656 and 1667
and is considered one of the masterpieces of Baroque architecture. The
spectacular oval of the elegant colonnade symbolizes the universal embrace of
the Church towards the faithful.
The election of the new pope should be
fulfilled before Easter (March 31, 2013). The Papal Conclave, for the election of the new pope,
will take place in the Sistine Chapel, as always. The chapel takes its name
from Pope Sixtus IV who commissioned the restoration of the old Cappella Maggiore
between 1475 and 1481. When in Rome, the Sistine Chapel is a must see
because it houses masterpieces of artists such as Botticelli, Perugino and Ghirlandaio. Michelangelo’s “Last Judgement” fills the
altar wall and is believed to be his crowning achievement in painting. The
vault was also frescoed by Michelangelo who was forced to work in laborious and
unnatural positions in order to do so.
Ieri mi trovavo a Roma ed assieme ad altre
migliaia e migliaia di persone ho visto Papa
Benedetto XVI durante la sua ultima udienza generale del mercoledì. Normalmente
le udienze del mercoledì si tengono presso l’Aula Nervi, ma per consentire una più ampia
partecipazione di fedeli l’ultima udienza è avvenuta, appunto, in Piazza San
Pietro.
Siamo arrivati molto presto e già prima delle
7,00 eravamo in attesa di poter entrare in Piazza San Pietro. Il passaggio
attraverso i metal detector posti sotto il colonnato hanno, naturalmente, ritardato il nostro
ingresso nella bellissima piazza. Ad ogni modo, dopo circa 2 ore, ce l’abbiamo
fatta. Purtroppo, a quel punto c’era già moltissima gente e noi eravamo molto lontani
dal sagrato dove sarebbe stato il papa; pazienza. Il tempo ero bello, splendeva
il sole ed io ero felice di trovarmi lì; mi sentivo partecipe di un evento
grande ed unico. Persone provenienti da tutto il mondo sventolavano le bandiere
dei loro paesi e alzavano striscioni con parole di supporto e di
ringraziamento. Cori spontanei partivano da ogni angolo della piazza e
l’atmosfera era gaia e festosa.
Alle 10,40 circa un boato si levò dalla folla
quando Papa Benedetto XVI fece il suo ingresso. Il fragile e timido pontefice
salutò la folla a braccia aperte e si accomodò sotto la struttura bianca posta
sul sagrato della Basilica. Io potevo seguire tutto dal maxi schermo che si
trovava alla mia sinistra. Durante la lettura del suo discorso il papa venne
interrotto più volte dagli applausi e molte erano le persone che si
commossero. Della sua rinuncia disse:“Amare la Chiesa
significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili, sofferte, avendo
sempre davanti il bene della Chiesa e non se stessi” e ancora: “Non abbandono la
croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso”. Della Chiesa disse: “non è un’organizzazione o un’associazione per fini religiosi o umanitari, ma
un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo,
che ci unisce tutti”.
Quando l’11 febbraio ho appreso la decisione
del Papa di rassegnare le dimissioni sono stata sorpresa e costernata, come
penso anche molti di voi. Non pensavo che ciò potesse accadere. Ora so che tale
possibilità è prevista dal Codice di Diritto Canonico. Ecco quello che recita
il brano contenuto nel capitolo de “Il Romano Pontefice e il Collegio dei
Vescovi”: “Nel caso che il Romano
Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia
sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede
invece che qualcuno la accetti”.
Nel corso della storia la rinuncia al
pontificato è avvenuta diverse volte, l’ultima risale al 1415 e riguarda Papa Gregorio XII (1406-1415)
che venne eletto papa nel difficile periodo dello Scisma d’Occidente a Roma. Pare, comunque, che solo un altro papa, e cioè
Celestino V, abbia abdicato di sua
spontanea volontà; gli altri sono stati costretti a farlo per vari motivi.
Joseph Ratzinger, 86 anni il prossimo 16
aprile, è il 265° papa ed è stato eletto
il 19 aprile 2005, dopo la morte di Papa Giovanni Paolo II.
Il suo pontificato è terminato alle ore 20,00 di oggi 28 febbraio 2013 come egli ha personalmente annunciato in latino alle ore 11,46
dell’11 febbraio 2013 durante il concistoro.
Ecco le sue parole: “Dopo aver ripetutamente
esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le
mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo
adeguato il ministero petrino”.
Papa Benedetto XVI si è dimesso adducendo
motivi di salute anche se sono molti a dire che le vere ragioni non sono state
svelate. Qualunque siano le ragioni delle dimissioni di Papa Benedetto io penso
che la scelta sia stata molto coraggiosa e profondamente umana.
A Roma ci sono stata molte volte e la
considero, senz’ombra di dubbio, la città più bella al mondo. Qui sembra di
camminare in un museo a cielo aperto dove ad ogni passo si respira la storia
con la “S” maiuscola. Soggiornare a Roma è meraviglioso; la città eterna ha
veramente molto da offrire e i romani sono estremamente cordiali ed ospitali.
Piazza San Pietro, che ieri ci ha accolto, progettata
da Gian Lorenzo Bernini tra il 1656 ed il 1667, è considerata uno dei
capolavori dell’architettura barocca. Lo scenografico ovale del colonnato
simboleggia l’abbraccio che la chiesa rivolge ai suoi fedeli.
L’elezione del nuovo pontefice dovrebbe
avverarsi prima di Pasqua (31 marzo 2013). L’importante sede del conclave è la Cappella Sistina ,
così chiamata perché costruita per volere di Papa Sisto IV tra il 1475 e il
1481. La Cappella
Sistina è una delle tre Cappelle Papali del Palazzo
Apostolico Vaticano ed è inserita nel percorso dei Musei Vaticani. Ospita i
grandi capolavori di Botticelli, Perugino, Ghirlandaio e molti altri. Il
“Giudizio Universale” di Michelangelo, grandiosa composizione amata e celebrata
in tutto il mondo, riempie la parete
retrostante l’altare. Gli affreschi della volta sono anch’essi opera di
Michelangelo che li realizzò dal 1508 al 1512, lavorando per lungo tempo in
posizioni faticose ed innaturali.
Here
are two typical Roman dishes
"Saltimbocca alla romana"
Ingredients for 4 people
sage leaves
Some dry white wine
Salt and pepper
Prepare the meat removing any gristle and fat
from the cutlets. Beat them with a meat mallet and then cover each cutlet with
a slice of “prosciutto” and a sage leaf and fasten with a toothpick. Melt the
butter or, if you prefer, the oil in a non-stick pan. Flour the meat on both
sides and put it in the pan as soon as the butter starts to brown. Add salt and
pepper according to your taste and let cook for a couple of minutes per side.
At this point splash the meat with the wine and let it evaporate. Put the meat
and its sauce on a dish and serve immediately.
Quando siete a Roma, mangiate come i romani
"Saltimbocca alla romana"
Ingredienti per 4 persone
foglie di salvia
Poco vino bianco secco
Sale e pepe
Preparate la carne togliendo eventuali
nervetti e grasso dalle fettine. Battetele con il batticarne, aiutandovi con
della carta da forno, e quindi coprite
ogni fettina con una fetta di prosciutto e una foglia di salvia che fisserete
con uno stecchino. Fate fondere il burro o, se preferite, l’olio in una padella
antiaderente. Infarinate le fettine da entrambi i lati e aggiungetele al burro
appena questo comincia a dorare. Salate e pepate secondo i vostri gusti e
lasciate rosolare le fettine per un paio di minuti per lato. A questo punto spruzzate
la carne con un po’ di vino e quando questo sarà evaporato togliete le fettine
dalla padella e disponetele su un piatto da portata con la loro salsina.
Servite immediatamente.
Spaghetti alla Carbonara
Ingredients for 4 people
3 egg yolks
pepper
To make “carbonara” the best pasta is spaghetti, but it will be equally good if you
use other types of pasta such as vermicelli or bucatini. The original recipe
calls for “guanciale” (cheek lard) instead of bacon and pecorino cheese instead
of parmesan. I prefer bacon because it is less fatty and parmesan cheese
because it gives the pasta a milder taste.
Fill a
large stockpot with water and bring it to a boil. Salt the water and add
the spaghetti, stir a little. If your pot isn’t tall enough just hold the top
of the spaghetti with your hand for a few moments. The pasta will slide in the
pot as soon as the underwater portion softens, never break spaghetti.
In the meantime prepare the sauce. Cut the
bacon into strips or cubes, cook in a pan until slightly crisp with a little
olive oil. Remove from heat and set aside.
Beat the eggs in a bowl and add half a
teaspoon of freshly ground black pepper. Blend in half of the grated cheese.
Set aside.
When the spaghetti are ready drain
immediately, put them into the pan with the hot bacon and stir a little, then
transfer the pasta into the bowl with the eggs and the cheese. Mix very
well. Sprinkle the remaining cheese on
the spaghetti and serve immediately
Spaghetti alla carbonara
Ingredienti per 4 persone
3 tuorli
Pepe
La ricetta originale prevede l’uso del
guanciale e il formaggio pecorino, ma io preferisco usare la pancetta
affumicata che è meno grassa ed il grana padano perché più dolce.
Tagliate la pancetta a cubetti e cuocetela in
una padella antiaderente con un po’ di olio d’oliva. Lasciate cuocere fino a
quando diventerà leggermente croccante. Togliete dal fuoco e tenete da parte.
In una ciotola sbattete le uova e unite abbondante pepe nero macinato al
momento e metà del formaggio. Mescolate il tutto molto bene e tenete da parte. Cuocete gli spaghetti al dente, scolateli e versateli
nella padella con la pancetta ben calda,
girate e poi trasferite il tutto nella ciotola
contenente l’uovo e il formaggio. Amalgamate tutto molto bene aggiungendo il
rimanente formaggio ed eventualmente dell’altro pepe. Servite immediatamente. Negli
spaghetti alla carbonara l’uovo non deve cuocersi; è fondamentale, quindi, aggiungerlo dopo avere spento la fiamma e condito gli spaghetti con la pancetta.