Yesterday, February 11, 2013, is certainly a day I will remember. I
wanted to tell you about Beppe Grillo, but after learning the news of Pope
Benedict XVI I couldn’t concentrate on anything else.
In the early morning, moreover, it began to snow and it continued
throughout the day and night with the result that now we are submerged. I just
came inside after shoveling quite a bit of snow from the chute of my garage.
Even though I’m literally exhausted I’m going to write about Beppe Grillo’s
political rally.
The "Tsunami Tour" stopped in Vicenza Saturday, February 9, and a overwhelming
crowd gathered in the city’s main square to listen to Beppe Grillo, leader of
the political party "Five Star Movement".
I went there mainly to see Grillo, the extraordinary and volcanic protagonist of stages
and squares. When I arrived the Piazza was already packed and I struggled a bit
to find a place: the local newspaper reported that there were 7000 people in
the square.
I don't agree with all the points of Grillo's program but I'm certainly for a change of the current political class. I'm tired and disappointed of politicians
who have not worked for the population but for their own
interests.
Workers and pensioners have been the hardest hit by the sacrifices imposed
by the Government, while politicians have not given up anything. The
economic and social situation is really dramatic, with incomes cut to the bone,
rising unemployment and the fall in consumption.
We from Vicenza , all know that until a
few years ago our city exported more than the entire Greece and we were proud of it. Now
the crisis has forced many small and medium businesses also in Vicenza to close down. The Public
Administration has quiet a lot of the responsibility because it does not pay
its debts. The insolvency of the Public Administration, in fact, added to the
credit crunch from banks, has pushed many Italian businesses to the brink of
bankruptcy. Furthermore, we cannot forget the suicides of many small business entrepreneurs who have been left alone and have not been able to cope with the weight of
the crisis.
The elections are coming up and I really hope there'll be some change. We need a political class worthy of this name able to administer with honesty and equity: an
utopia?
Ieri, 11 febbraio 2013, è stata una giornata
molto particolare. Volevo raccontarvi del comizio di Beppe Grillo, ma dopo aver
appreso la notizia di Papa Benedetto XVI non sono riuscita a concentrami
su nessun'altra cosa.
Nella prima mattinata, inoltre, è cominciato
a nevicare e ha continuato per tutto il giorno e la notte con il risultato che
ora ne siamo sommersi. Sono da poco rientrata in casa dopo aver spalato un bel
po’ di neve dallo scivolo del mio garage. Anche se sono letteralmente
sfinita ho deciso ugualmente di scrivere del comizio di Beppe Grillo.
Lo “Tsunami Tour” di Beppe Grillo ha fatto
tappa a Vicenza sabato 9 febbraio e una folla travolgente si è riversata in
Piazza dei Signori per ascoltare il leader del Movimento Cinque Stelle.
Io ci sono andata soprattutto per vedere questo
straordinario ed effervescente mattatore dei palcoscenici e delle piazze. Quando
sono arrivata la piazza era già gremita e ho faticato un po’ a trovare posto:
il giornale locale riporta che in piazza c’erano 7 mila persone. Personalmente
non ho mai visto così tante persone accalcate nella principale piazza della
città per ascoltare un comizio.
Sono in disaccordo su alcuni punti del
programma del MPS anche se in piazza le cose dette da Grillo, o forse è più
esatto dire “urlate”, sono condivisibili. Naturalmente la prima cosa da fare è
cambiare l’attuale classe politica: siamo tutti delusi e stanchi di chi non ha lavorato
per il bene degli italiani, facendo soltanto il proprio interesse.
I sacrifici sono stati sopportati solamente
dai lavoratori e pensionati italiani, mentre i nostri politici non hanno
rinunciato a nulla. Ora la situazione economica e sociale è veramente
drammatica, con i redditi ridotti all’osso, la disoccupazione in aumento e il crollo dei consumi.
Noi Vicentini sappiamo tutti che fino a
qualche anno fa la nostra amata città esportava più dell’intera Grecia e ne
eravamo fieri. Ora la crisi ha obbligato molte piccole e medie industrie anche
nel vicentino a chiudere i battenti. Lo Stato ha delle responsabilità in merito
in quanto non paga i suoi debiti. L’insolvenza dello Stato, infatti, sommato
alla stretta creditizia da parte delle banche hanno fatto fallire non poche
aziende italiane. Non possiamo dimenticare, inoltre, i suicidi di molti piccoli
imprenditori che sono stati lasciati soli e non hanno retto il peso della
crisi.
Le elezioni sono alle porte ed io sogno
un’Italia forte ed aperta al cambiamento con una sana classe politica degna di
tale nome che sappia amministrare con onestà ed equità: un utopia?
Photos by courtesy of Mr. M. Pasqualotto
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